Economia - 15 aprile 2025, 14:46

Sviluppo e competitività delle imprese associate in Piemonte, 300 milioni di euro in più grazie all'accordo tra Confcommercio Cuneo e Intesa Sanpaolo

Commissioni sui micropagamenti Pos azzerate, accesso al credito anche grazie ai canali digitali della Banca, soluzioni e strumenti di pagamento multicanale ed evoluti

Sviluppo e competitività delle imprese associate in Piemonte, 300 milioni di euro in più grazie all'accordo tra Confcommercio Cuneo e Intesa Sanpaolo

Il Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Cuneo, Roberto Ricchiardi, e il Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, Andrea Perusin, hanno siglato oggi un accordo che, a valle delle intese nazionali, mette a disposizione 300 milioni di euro di nuovo credito a sostegno dello sviluppo e della competitività delle imprese associate a Confcommercio in Piemonte, insieme a soluzioni finanziarie innovative per accrescerne la competitività e favorire la nascita di nuove attività commerciali. La collaborazione si inserisce nell’ambito della partnership, in essere già da diversi anni e appena rinnovata, grazie alla quale la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese accompagna insieme a Confcommercio le piccole e microimprese del settore in programmi di crescita e di rafforzamento. Nel periodo 2020-2024, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 18 miliardi di euro, a livello nazionale, alle aziende del commercio al dettaglio e all’ingrosso. 

Le nuove intese saranno declinate anche sulle Associazioni territoriali di Confcommercio Imprese per l’Italia nella provincia di Cuneo, con una serie di incontri tematici sul territorio finalizzati ad approfondire le opportunità offerte dall’accordo, tra cui spicca l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti POS, una misura di grande attenzione della Banca verso gli esercenti confermata per tutto il 2025, che risponde a una esigenza manifestata a più riprese soprattutto dalle realtà commerciali più piccole e che può favorire la diffusione dei pagamenti digitali. Il pacchetto di misure pensate per rispondere alle esigenze più urgenti degli imprenditori comprende inoltre: • soluzioni e strumenti di pagamento multicanale ed evoluti (ad esempio SmartPOS) che abilitano molteplici servizi, come le mance; • accesso a un innovativo processo del credito dematerializzato e digitalizzato; • supporto ai progetti di investimento in digitalizzazione ed energie rinnovabili; • definizione di modelli di business in chiave sostenibile, anche grazie ai Laboratori ESG di Intesa Sanpaolo, uno dei quali attivo a Cuneo; • strumenti per facilitare la nascita di nuove attività e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. 

Roberto Ricchiardi, Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Cuneo: “Le aziende del Commercio, Turismo, Servizi, Trasporti e delle Professioni hanno necessità di poter crescere e di consolidarsi in un mercato sempre più concorrenziale. Dopo i rincari energetici e la recente applicazione di dazi sugli scambi internazionali che avranno ricadute su tutta le filiere distributive e commerciali, vi è la necessità di un sostegno concreto ed immediato alle imprese e l’accordo con Intesa Sanpaolo va in tal senso; ringrazio per l’interesse dimostrato nei confronti delle nostre aziende associate attraverso un intervento così importante”. 

Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo: “La collaborazione con le associazioni di categoria, insieme all’ascolto continuo degli imprenditori, è fondamentale per sostenere concretamente le imprese in un momento di grande complessità del mercato, in cui la capacità di adattarsi alle nuove dinamiche e di innovare è determinante per restare competitivi. Insieme a Confcommercio Cuneo puntiamo a stimolare gli investimenti in innovazione tecnologica e digitale delle PMI, così come l’efficientamento energetico che assume un impatto sempre più rilevante anche sui piccoli esercizi. Le commissioni sui micropagamenti azzerate, le agevolazioni sui POS, l’accesso al credito più semplice grazie al digitale, insieme ai 300 milioni di euro a disposizione delle attività associate in Piemonte, sono leve efficaci per facilitare l’operatività legata a incassi e pagamenti e al tempo stesso supportare la crescita a lungo termine di tutte le attività commerciali del territorio.” 

Il settore del Commercio in Piemonte 

Analisi a cura del Research Department Intesa Sanpaolo 

Il settore del commercio conta più di un milione di imprese, impiega circa 3,7 milioni di addetti e genera un valore aggiunto pari a 230,5 miliardi di euro. In Piemonte le imprese del commercio sono oltre 74.500 (il 22% del totale imprese piemontesi e il 7,1% delle imprese del commercio in Italia). Gli addetti sono quasi 255.000 (il 13,6% del totale economia e il 7% del totale addetti del commercio in Italia), di cui 49.000 a Cuneo (seconda provincia piemontese per numero di addetti del commercio dopo Torino). 

Il valore aggiunto del commercio in Piemonte è pari a quasi 14,5 miliardi di euro (il 6,6% del totale nazionale). Nel commercio assumono un ruolo rilevante le micro-imprese (meno di 10 addetti) che rappresentano il 96% del totale e impiegano il 53,9% degli addetti. Queste percentuali salgono rispettivamente al 99,6% e al 72,8% quando si aggiungono le piccole imprese (tra 10 e 49 addetti). 

Le imprese medie e grandi, pur assorbendo solo il 27,2% degli occupati, incidono per il 43,1% in termini di valore aggiunto, grazie a buoni livelli della produttività del lavoro, favorita, a sua volta, da una buona propensione a investire. In Piemonte il ruolo delle micro-imprese nel commercio è ancora più rilevante: impiegano il 60,9% degli addetti, 7 punti percentuali in più rispetto alla media italiana, mentre le medie e grandi imprese si fermano al 21% circa in termini di occupati (Italia 27,2%). 

Per la provincia di Cuneo, è particolarmente rilevante il peso delle medie-grandi imprese, con il 33,4% degli addetti, mentre le micro-imprese occupano il 48,4% degli addetti del commercio, decisamente meno sia rispetto alla media sia nazionale che regionale. Il settore, dopo il crollo subito nel 2020 a causa della pandemia, nel biennio successivo ha mostrato una crescita sostenuta, per poi registrare una sostanziale stabilità nel 2023-2024. Il valore aggiunto si è così portato su livelli superiori al 2019, mostrando un progresso a prezzi costanti pari al 6,9%. Le attese per il 2025 sono moderatamente positive: il recupero del potere d’acquisto delle famiglie dovrebbe contribuire alla ripresa dei consumi, con effetti positivi sulle attività commerciali. 

Nel corso degli ultimi anni le imprese del commercio hanno mostrato un buon aumento degli investimenti, saliti tra il 2016 e il 2022 del +13,2%. La crescita è stata diffusa e ha interessato gli investimenti in software e basi dati (+33,3%), costruzioni (+28,1%), R&S (+27,7%), apparecchiature ICT (+21%), impianti e macchinari (+13,3%). Restano ampi spazi di miglioramento. Nel biennio 2021-2022, la quota di aziende del settore con almeno tre addetti impegnata in attività di innovazione è stata pari al 37,4%. Pesano le basse percentuali riscontrate tra le imprese più piccole; nelle medie imprese si sale al 65%, mentre nelle grandi si raggiunge il 76%. Se si considera l’adozione di azioni per migliorare la sostenibilità ambientale il dato complessivo di settore si ferma al 37,2%, mentre quello delle grandi sfiora il 70%

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU