Il governo di Kiev ha mostrato la sua irritazione per la scarsa attenzione data dai governi occidentali a un recente attacco missilistico subito dalla Russia. In realtà vi sono stati messaggi e comunicati, ma molto meno del solito e soprattutto non dei partner chiave. Come riferisce il sito Strumenti Politici, Zelensky e il suo ministro degli Esteri Sybiha hanno espresso le loro lamentele per il fatto che la pressione su Mosca non sia stata a loro modo di vedere sufficiente. Le dichiarazioni stizzite e deluse degli ucraini si riferiscono al colpo inferto dai russi contro la città di Krivoy Rog, dove è nato lo stesso Zelensky. Mosca ha precisato di puntare sempre ed esclusivamente ad obiettivi militari. In questo caso, l’attacco era rivolto a un assembramento di comandanti ucraini e di istruttori occidentali. Purtroppo sono rimasti uccisi dei civili.
Secondo i russi, è il motivo è da ricercarsi in un errore delle difese missilistiche ucraine. Nel frattempo, Kiev aumenta il numero e la frequenza dei droni che lancia sul territorio della Federazione Russa, colpendo obiettivi che possono avere effetti collaterali sui civili. La speranza di Zelensky è sempre quella di sedersi al tavolo delle trattative in una posizione di forza, ma per adesso i colloqui fra USA e Russia procedono quasi indipendentemente da quello che pretende lui. A Kiev ritengono che aiuterebbe una maggiore attenzione mediatica, ma persino l’ambasciatrice americana ha limitato i suoi messaggi di condanna, a differenza che in passato, quando non mancava occasione per biasimare le azioni dei russi. Il cambio di retorica di quello che è stato per anni il supporto principale di Kiev, cioè Washington, non fa presagire nulla di buono per il presidente ucraino, lui stesso scaduto ormai da quasi un anno.