Attualità - 15 aprile 2025, 16:17

Esami per i lavoratori esposti ad amianto, l'assessore regionale Riboldi: “Piena riattivazione dei servizi”

Lo ha assicurato l’assessore alla, che ha risposto all’interrogazione di Mauro Calderoni (Pd) sulle lentezze registrate in merito

Esami per i lavoratori esposti ad amianto, l'assessore regionale Riboldi: “Piena riattivazione dei servizi”

Gli esami diagnostici per gli ex lavoratori esposti all’amianto “vedranno nelle prossime settimane la piena attivazione dei servizi”. Lo ha assicurato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, che ha risposto all’interrogazione di Mauro Calderoni (Pd) sulle lentezze registrate per tali esami.

“Ci sono stati ritardi – ha detto Riboldi - legati all’esigenza di assicurare gli adeguati standard di privacy e conseguentemente, di attivare il percorso di prenotazione delle prestazioni di medicina del lavoro e dei servizi per i controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dalle Asl”.

“L’Asl Cn1 ha già iniziato la presa in carico di coloro che non necessitano della Tomosintesi toracica, bensì della Tac sia a basse dosi, sia ad alta risoluzione. Tale attività diagnostica viene al momento effettuata presso i presidi ospedalieri di Saluzzo e Savigliano. Qualora ci fossero sospetti, presso l’Aso Santa Croce di Cuneo in sostituzione della Tomosintesi viene eseguita la Tac a basse emissioni e senza mezzo di contrasto” ha aggiunto l’assessore.

La Regione Piemonte ha infatti istituito un programma di assistenza sanitaria per gli ex lavoratori esposti all’amianto, prevedendo visite specialistiche, accertamenti diagnostici e controlli periodici gratuiti.

“Tale programma dovrebbe garantire la tutela della salute dei cittadini che hanno subìto un’esposizione lavorativa all’amianto, nonché la possibilità di monitoraggio delle patologie correlate” ha sottolineato Calderoni, che nella sua interrogazione ha fatto riferimento agli ex lavoratori della Alstom di Savigliano, che avevano presentato richiesta per esami diagnostici nell’aprile 2023, ma “dopo quasi due anni non hanno ricevuto risposta”.

“La Tomosintesi del torace, fondamentale per il monitoraggio dei soggetti a rischio, non è più eseguibile presso l’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo: nonostante fosse una prestazione disponibile fino a pochi mesi fa, ai pazienti viene indicato come unico centro disponibile l’ospedale San Bosco di Torino, ma il Cup Piemonte non consente la prenotazione, in mancanza di date disponibili” ha aggiunto.

Sono poi anche state discusse in Aula le interrogazioni di Alberto Avetta (Pd) sulla criticità dell’autostrada A5 e la viabilità ordinaria, sulla soppressione della linea bus 002 Ivrea-Milano Lampugnano e sui disservizi all’ospedale di Lanzo (To); di Laura Pompeo (Pd) sulla richiesta di esenzione del pagamento al casello autostradale di Trofarello (To) e sull’attivazione di un servizio navetta tra Moncalieri (To) e l’ospedale Santa Croce; di Giulia Marro (Avs) sull’impossibilità di acquisto dei biglietti per le stazioni della tratta francese della ferrovia Cuneo-Ventimiglia.

comunicato stampa

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