Agricoltura - 15 aprile 2025, 12:44

Made in Italy, Coldiretti Cuneo: “Cibo nella Granda vale 9 miliardi, è simbolo e prima ricchezza in Italia”

Etichetta d’origine per valorizzare l’agroalimentare nazionale, ecco il podcast per la spesa tricolore trasparente e consapevole

Immagine di repertorio

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Vale 9 miliardi di euro la filiera agroalimentare allargata in provincia di Cuneo, dai campi all’industria fino alla ristorazione e alla grande distribuzione, confermando il ruolo strategico del cibo, che rappresenta il simbolo più noto dell’Italia all’estero e la prima ricchezza del Paese, per un valore complessivo di 620 miliardi. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti, diffusa in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy, che si celebra il 15 aprile.

Non è un caso che quasi un terzo dei prodotti alimentari in vendita, secondo un’analisi Coldiretti su dati Osservatorio Immagino, abbia in etichetta un segno distintivo dell’identità nazionale: dalla bandiera tricolore alla scritta “prodotto in Italia” fino alle certificazioni per i prodotti a denominazione di origine. Si tratta del paniere più importante tra quelli presenti nella grande distribuzione in termini di numero di referenze e di giro d’affari, cresciuto nel 2024 del 2,1% grazie a un +4% della domanda, secondo l’Osservatorio. L’emblema dell’italianità più utilizzato sulle etichette dei prodotti è la bandiera italiana, seguito dall’indicazione “100% italiano” e da “prodotto in Italia”. 

Un fenomeno ormai consolidato nelle abitudini di spesa – commenta il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – che impone però una piena trasparenza rispetto alle scelte di acquisto per evitare che i consumatori portino a casa un prodotto che di italiano ha in realtà soltanto la confezione. Un anno fa, al Brennero, in diecimila agricoltori della Coldiretti abbiamo smascherato cosa si cela spesso dietro a cibi venduti come nazionali, controllando assieme alle Forze dell’Ordine il contenuto di tir carichi di prodotti stranieri pronti a diventare tricolori grazie all’attuale norma del Codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione tramite ultime trasformazioni anche minime”. 

Da qui il lancio, da parte della Coldiretti, di una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che renda obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella UE. L’obiettivo – spiega Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo – è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori”.

È possibile sottoscrivere la proposta di legge nei mercati contadini di Campagna Amica, in tutte le sedi territoriali Coldiretti, ma anche sul web collegandosi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home

Una campagna sostenuta da “Tutto in etichetta”, la prima serie podcast dedicata alla spesa degli italiani, promossa da Coldiretti e realizzata da Chora Media. Domani, 16 aprile, sarà pubblicata la quarta puntata dedicata alla sostenibilità nella spesa e nel packaging, che svela i segreti su quali sono gli alimenti più sostenibili. Il nuovo capitolo, con la guida di Serena Ioppolo, segue quelli già pubblicati sui temi della provenienza, della sicurezza alimentare e della qualità, che possono essere ascoltati e scaricati sulle principali piattaforme di ascolto Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Youtube Music, oltre che sul sito di Coldiretti (www.coldiretti.it) e di choramedia. Il 23 aprile uscirà l’ultima puntata sul tema “È davvero tutto in etichetta?”.

c.s.

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