Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana, uscito giovedì 10 aprile.
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Potrebbe presto divenire qualcosa in più di un’ipotesi quella alla quale il Comune di Alba starebbe lavorando da alcuni mesi per portare in città un Commissariato di Polizia con una quarantina di agenti in pianta stabile.
Un’idea, quello di assicurarsi una presenza che vada oltre l’Ufficio Passaporti inaugurato il 23 dicembre 2020 (nella foto sotto l'ex sindaco Carlo Bo col questore di allora, Nicola Parisi) e attivo ogni martedì e giovedì mattina in locali allestiti al piano terra nel palazzo comunale, più volte accarezzata dalle amministrazioni succedutesi negli ultimi decenni in Piazza Duomo.
Quella ora guidata dal sindaco Alberto Gatto sembra essere più di altre vicina al risultato. Un traguardo ora possibile grazie anche alla contestuale volontà della Questura di Cuneo, e insieme della Prefettura, di rinforzare la propria presenza in una provincia dalla eccezionale estensione territoriale. Col questore Carmine Rocco Grassi e il prefetto Mariano Savastano concordi sull’opportunità di concedere al territorio di Langhe e Roero un presidio che, da una parte, consenta di ridurre le distanze col capoluogo. E che dall’altra riconosca la peculiarità di Albese e Braidese quali zone dalla forte connotazione economica, produttiva e commerciale, le cui esigenze di sicurezza si legano anche alla presenza di un movimento turistico sempre più sviluppato e di grandi manifestazioni capaci di richiamare decine di migliaia di visitatori.
[Sopra il sindaco di Alba Alberto Gatto col prefetto Mariano Savastano e la viceprefetta Maria Antonietta Bambagiotti]
Dalla disponibilità avanzata dalla Questura, le proposte avanzate dalle due città. Con Alba che risulterebbe favorita su Bra – la città della Zizzola attualmente ospita in via Guala una Sottosezione di Polizia Stradale – per una serie di fattori che riguardano la sua maggiore vivacità, la maggiore distanza dal capoluogo provinciale, ma anche la bontà della soluzione logistica suggerita dal Comune, che sul piatto ha messo la disponibilità di locali di sua proprietà.
Circostanze che l’Amministrazione albese non conferma. Ma al di là del comprensibile riserbo, lo stato dell’arte del progetto vedrebbe la proposta langarola forte di una prima positiva valutazione, attendendo ora di misurarsi sulla fase operativa, di competenza ministeriale, con tutti i complessi passaggi del caso.
[Sopra il questore Carmine Rocco Grassi, a destra, con Maria Franca Fissolo Ferrero e il presidente uscente del Tribunale di Cuneo Paolo Demarchi]
Un positivo risultato, per la città, dopo che nel settembre 2013 questa aveva perso il suo tribunale, soppresso e accorpato a quello di Asti con la Riforma della Geografia Giudiziaria della ministra Paola Severino, e prima ancora aveva visto la presenza cittadina della Guardia di Finanza venire soppressa per essere accorpata al Gruppo di Bra nei primi anni Duemila.
Nel frattempo il tema tiene banco anche a Bra, oggetto di una interrogazione urgente presentata dalla minoranza di centrodestra, con le firme dei consiglieri Carlo Patria, Sergio Panero, Giuliana Mossino, Massimo Somaglia, Francesco Racca e Davide Tripodi. Vi si interroga l’Amministrazione, "in relazione alla richiesta avanzata per l'apertura di un Commissariato di Pubblica Sicurezza nella città di Bra", "al fine di conoscere lo stato attuale della pratica e le azioni concrete intraprese successivamente all'ultima seduta della Commissione Sicurezza del mese di gennaio 2025", mentre si sottolinea "l’importanza di valutare ogni possibile iniziativa che possa favorire l'insediamento del Commissariato sul territorio braidese".