“Aperitivo in Consolle” rischia di diventare, nei prossimi mesi, tema di discussione e di scontro politico, anche se, a ben vedere, maggioranza e minoranza vogliono la stessa cosa.
Mantenere un evento che da quasi 20 anni anima la tarda primavera in città, ma ripensandolo.
Perché, come ha detto l'assessore al Commercio e vicedindaco Biagio Conterno, "la sensibilità è cambiata e l'evento non può più essere incentrato solo sul consumo di alcolici né si può trasformare la città in una discoteca a cielo aperto".
Conterno evidenzia come il tema sia stato affrontato nella conferenza dei capigruppo in consiglio comunale, su richiesta del consigliere della Lega, nove giorni fa. E proprio la Lega, assieme a tutte le minoranze, con una lettera congiunta mandata ai giornali, solleva la questione del futuro di una manifestazione nata nel 2005 e capace di richiamare ogni anno un pubblico stimato in circa centomila persone.
Le date ci sono anche per il 2025: dal 23 maggio al 27 giugno, sei venerdì.
Eppure, nelle ultime settimane, scrivono i consiglieri di minoranza, si è fatta sempre più insistente la voce di un possibile passo indietro da parte dell’Amministrazione comunale, che sembra intenzionata a non sostenere l’iniziativa. Le motivazioni addotte riguardano una serie di criticità già emerse nelle passate edizioni: le proteste dei residenti del centro, spesso impossibilitati a raggiungere le proprie abitazioni in auto; la musica ad alto volume fino a tarda notte; la difficoltà nella gestione del “post serata”, con strade sporche, rifiuti e costi elevati per la pulizia; senza dimenticare le preoccupazioni legate alla sicurezza.
A fronte di queste problematiche, le forze politiche di opposizione – Fratelli d’Italia, Polo Civico Bra Domani, Lega Salvini Piemonte, Somaglia per Bra, Forza Italia – Noi Moderati – PPE e Unione di Centro – hanno preso posizione a favore della manifestazione, sottolineando come “Aperitivo in Consolle” rappresenti un modello di successo, esportato e imitato altrove, senza però la stessa efficacia. Un brand capace di valorizzare la città, con un investimento comunale minimo e ricadute economiche positive per le attività locali.
Nel comunicato congiunto si propongono anche alcune modifiche concrete per venire incontro alle esigenze della comunità: anticipare l’orario d’inizio dell’evento, così da renderlo più accessibile anche a famiglie e persone anziane; ridurre la diffusione di musica in strada, concentrandola nei dehors dei locali aderenti, eventualmente ampliati in deroga; reintrodurre le serate a tema e valorizzare l’offerta enogastronomica.
Tra le misure ritenute prioritarie: potenziare il numero dei bagni chimici, installare più contenitori per i rifiuti, rafforzare la sicurezza attraverso vigilanza privata e pattugliamenti mirati, oltre all’ipotesi – ritenuta strategica – di delimitare il perimetro dell’evento con controlli ai varchi.
Infine, viene auspicato un maggiore coinvolgimento dell’Associazione Commercianti, invitata a partecipare attivamente con aperture straordinarie, allestimenti a tema e piccole iniziative collaterali.
“Peccato – si legge nel documento – che l’Amministrazione si ricordi dell’evento solo a pochi mesi dal suo inizio, quando ormai il tempo stringe”. L’appello delle forze di minoranza è chiaro: non disperdere un patrimonio culturale e turistico per la città, ma rilanciarlo con una progettualità più attenta, condivisa e sostenibile.
Il tempo stringe, probabilmente è vero, ma l'amministrazione dice praticamente la stessa cosa: "Non si cancella, ma si cambia".
Sempre che i gestori dei locali siano d'accordo: la palla è adesso in mano all'associazione "Aperitivi in consolle", cui afferiscono i gestori di bar e locali che organizzano l'evento. "Stiamo aspettando che ci dicano se continueranno o meno, perché abbiamo posto delle condizioni. Sappiamo che sono divisi e che si stanno confrontando. Il Comune c'è e dà la massima disponibilità, ma la manifestazione dovrà avere contenuti e modalità nuovi".
Non più dj set ovunque e musica a tutto volume, con persone che bevono e basta. "Si vuole creare una manifestazione per tutti, che coinvolga anche gli altri negozi, che sia rivolta anche alle famiglie, con musica diffusa in tutta via Cavour, dove vengano valorizzate le nostre eccellenze gastronomiche. Non è un problema di sicurezza, questo lo voglio sottolineare, perché c'è sempre stato un ottimo presidio da parte della polizia locale, dei carabinieri e della Polizia di Stato. E' più una questione di decoro urbano: avere persone che ballano in mezzo alla strada fino a mezzanotte, non è più accettabile. I bar non possono trasformarsi in discoteche né il consumo di alcool deve essere il senso della manifestazione", continua Conterno.
"L'amministrazione c'è - conferma il vicesindaco, ma l'evento, dopo 20 anni, deve cambiare e adottare una formula che preservi il decoro, le esigenze di tutti e la bellezza di stare in città".