Attualità - 04 aprile 2025, 06:52

Tra i gelsi di Valdieri e Madonna del Colletto perché non sono stati ricordati Aldo Sacchetti ed Ezio Aceto?

Lettera del signor Sergio Costagli: "E’ particolare come due figure di primo piano del partigianato cuneese siano stati da tempo rimossi nella storiografia resistenziale dai pochi che ne hanno il monopolio"

Aldo sacchetti (Foto Wikipedia)

Aldo sacchetti (Foto Wikipedia)

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ particolare come due figure di primo piano del partigianato cuneese, Aldo Sacchetti (Medaglia d’Argento al V.M.) ed Ezio Aceto presenti a settembre 1943 a Madonna del Colletto siano stati da tempo rimossi nella storiografia resistenziale dai pochi che ne hanno il monopolio non citandoli anche nell’evento promosso dal Comune di Valdieri e dal Parco Alpi Marittime per celebrare l’80° anniversario della Liberazione il primo aprile scorso. E’ sconsolante.

Aldo Sacchetti (Cittadino onorario di Chiusa Pesio e di Fossano ma non di Cuneo) giunse il pomeriggio del 12 settembre a Madonna del Colletto accompagnato dal prof. Leonardo Ferrero. 

Negli anni che visse a Cuneo, Aldo Sacchetti era cosciente di questa sua grave rimozione ma nell’ironia che lo caratterizzava sorridendo mi disse: “Qui a Cuneo sono stato ignorato, forse perché sono un terrone de’ Roma o più semplicemente perché non ho consegnato dossier e documenti riservati del Servizio X, qualcuno ne avrebbe fatto un uso scorretto”.

Già Alessio Ghisolfi in “Cuneo e l’egemonia su storia e cultura” pubblicata il 15 maggio 2008 da La Stampa rilevava: “Mi domando da tempo se esista una tendenza […] al monopolio della storia e della memoria a Cuneo? Ovvero chi frena le iniziative (editoriali, di convegni, ecc.). In città sono tanti i giovani ad avermi segnalato il peso di questa egemonia culturale…”. Ghisolfi ha ragione.

Ho smesso di fare ricerca (storica) sulla mia città, l’archivio Costagli-Sacchetti sarà donato all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di cui Galimberti era amico (ed è avvilente come la Città Medaglia d’Oro al V.M. ignori la lettera del 23 maggio 2023 del Presidente Mattarella sull’Eroe Nazionale).

Giova ricordare che i valori della Resistenza sono patrimonio storico e culturale di tutti e come tali non debbono né possono essere appannaggio di pochi. Si correrebbe il rischio di favorire un imprudente revisionismo locale. La Storia non s’improvvisa, bisogna avvicinarsi con competenza, umiltà ed onestà intellettuale, virtù queste, sempre più rare.

Sergio Costagli

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