Attualità - 27 marzo 2025, 09:30

Cuneo, l’alienazione di palazzo Chiodo pagherà il parcheggio di testata al Campidoglio

Nel Consiglio comunale di marzo l’assessore Fantino ha confermato la destinazione dei 2.400.000 euro recuperati dalla vendita dell’immobile. Ma chiarisce: “Non è una destinazione inevitabile. Abbiamo tempo per valutare”

L'assessore cuneese Valter Fantino

L'assessore cuneese Valter Fantino

Con una parte del denaro ricavato dalla vendita di palazzo Chiodo, per ora, abbiamo previsto di coprire le spese di realizzazione del parcheggio di testata in area Campidoglio. Ma la somma è stata ‘parcheggiata’ in sede di definizione del bilancio previsionale, è una destinazione temporanea, non vincolata: abbiamo tutta la stagione per decidere e agire di conseguenza”.

Parole dell’assessore al bilancio del Comune di Cuneo, Valter Fantino, che nel Consiglio comunale del mese corrente ha risposto a una nuova interpellanza del consigliere Franco Civallero (FI) incentrata sulla vendita di palazzo Chiodo e sulla destinazione dei 2.400.000 euro successivamente entrati nelle tasche dell’ente comunale.

Nessuna novità vera e propria rispetto a quanto già uscito nella scorsa assemblea cittadina – sempre a seguito di uno scambio che ha visto coinvolti assessore e consigliere -, se non la consegna da parte di Fantino della documentazione relativa all’alienazione del bene: “Preveggenza straordinaria da parte dell’assessore, che ha chiuso il mutuo nel 2023, quando ancora il palazzo non era stato venduto – ha detto -. Se confrontiamo il mutuo in questione, di un milione di euro, con la cifra ricavata dalla vendita risulta esserci un avanzo di liquidità particolarmente rilevante: per cosa lo si desidera usare?

Nessuna capacità soprannaturale – ha chiarito Fantino -. Ogni anno tentiamo di chiudere qualche partita aperta e con questo mutuo l’abbiamo fatto quando ancora su palazzo Chiodo non c’erano notizie certe. Abbiamo valutato fosse il momento di farlo; arrivavamo da sei o sette anni in cui non avevamo pagato nulla d’interesse, grazie all’Euribor sotto zero, e nel 2022 abbiamo ipotizzato che le cose potessero cambiare. Abbiamo voluto agire per evitare di pagare cifre importanti”.

Simone Giraudi

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