Voci autorevoli davano per imminente il varo delle presidenze dei Parchi, che – come noto – nel Cuneese sono due: Alpi Marittime e Monviso. In realtà, ad oggi nessuna decisione è stata ancora assunta e non è al momento dato sapere se la nomina avverrà entro Pasqua.
A bloccarle sarebbe il caso di Armando Erbì, l’uomo che l’assessore regionale di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni vorrebbe alla guida delle Marittime al posto di Piermario Giordano.
Erbì – almeno secondo alcuni – potrebbe essere incompatibile per via del suo ruolo di direttore nel consorzio turistico Conitours.
Sulla vicenda la consigliera regionale di Avs Giulia Marro aveva presentato un paio di mesi fa un’ interrogazione alla giunta regionale per avere chiarimenti al riguardo.
Il 12 marzo è arrivata la risposta dagli uffici dell’assessore alla Montagna Marco Gallo.
Dopo un’ampia disamina sulla normativa si legge: “Con riferimento alla candidatura del sig. Erbì, risultata conforme ai requisiti di ricevibilità previsti nell’avviso, si fa presente che è attualmente in via di definizione l’istruttoria rispetto ai requisiti di candidabilità, conferibilità e compatibilità “ex lege”.
La Regione, in quanto Pubblica amministrazione che conferisce l’incarico de quo, è per legge tenuta al rispetto della normativa vigente, che, si ribadisce trova puntuale richiamo nell’avviso e nella modulistica allo stesso allegata, ed è volta a prevenire ogni situazione ritenuta potenzialmente idonea a generare conflitti di interesse o suscettibile di violare i principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità dell’azione amministrativa”.
La Marro non si ritiene completamente soddisfatta: “È una risposta – afferma - che non risponde appieno al quesito che ho posto perché non dissipa i dubbi”.
Al di là del “caso Erbì” restano comunque da interpellare – sia nel caso delle Marittime che del Monviso – le rispettive Comunità dei Parchi.
Risulta, infatti, che anche su questo fronte non ci sia unanimità di vedute.
Le amministrazioni dei Comuni rivieraschi, siano essi di montagna o di pianura, in entrambe le situazioni, finora non sono state in grado di esprimere un’indicazione univoca e condivisa.