Idoneità alle denominazioni vinicole, Cia Cuneo: "Cinque nuovi bandi del Piemonte per l’estensione delle superfici vitate, opportunità di crescita"
Sono stati pubblicati la settimana scorsa, e scadono tutti il 28 aprile 2025, quattro nuovi bandi della Regione Piemonte per l’assegnazione dell’idoneità alle superfici vitate ai fini della rivendicazione delle denominazioni riguardanti la Docg Roero (rosso), la Doc Nebbiolo d’Alba, la Do Colli Tortonesi Timorasso e la Doc Langhe tipologia Nebbiolo.
È di imminente pubblicazione, lunedì 31 marzo, con scadenza il 16 giugno 2025, un ulteriore bando, il quinto, riservato alla Docg Barbera d’Asti.
In particolare, relativamente all’anno 2025, secondo il programma presentato dai relativi Consorzi di tutela, per la Docg Roero (rosso) e la Doc Nebbiolo d’Alba la superficie massima iscrivibile per azienda è di un ettaro, per la Do Colli Tortonesi Timorasso è di sette ettari per azienda, per la Doc Langhe tipologia Nebbiolo e la Docg Barbera d’Asti è di due ettari, sempre per azienda.
«In tutti questi casi – osserva il vicedirettore provinciale e responsabile del Settore Tecnico di Cia Cuneo, Silvio Chionetti -, è stata manifestata da parte dei Consorzi la necessità di incrementare la superficie vitata, a fronte di specifiche esigenze di mercato fortunatamente in crescita, nonostante la flessione delle vendite di molti vini registrata in Italia negli ultimi cinque anni. È opportuno che vengano valutate dalle aziende le migliori strategie di gestione della superficie vitata, nella cornice degli interessi condivisi della denominazione. La nostra Organizzazione è pronta ad accettare la sfida, al fianco dei vitivinicoltori».
Sul piano operativo, Cia Cuneo ha attivato una rete di supporto alle aziende, in grado di esaminare nel dettaglio ogni singola situazione: «L’iter di iscrizione delle nuove superfici vitate – spiega il responsabile provinciale del Settore Vitivinicolo di Cia Cuneo, Andrea Dotto -, è soggetto a diversi passaggi burocratici ai quali va prestata la dovuta attenzione, in particolare riguardo ai disciplinari di produzione, dove si evincono i requisiti e i limiti cartografici delle denominazioni, ai requisiti richiesti ai beneficiari, agli adempimenti del fascicolo aziendale, alla documentazione da allegare alla domanda, ai criteri di valutazione dei punteggi e alla graduatoria».