Sanità - 24 marzo 2025, 12:50

Percorsi inclusivi e di benessere per pazienti oncologici tra gli 11 e i 18 anni: l'Asl Cn1 capofila del progetto

Ha infatti presentato la propria candidatura quale capofila al bando Erasmus Plus dell'Unione Europea

Percorsi inclusivi e di benessere per pazienti oncologici tra gli 11 e i 18 anni: l'Asl Cn1 capofila del progetto

Nei giorni scorsi l’Asl CN1 ha presentato la propria candidatura quale capofila al bando Erasmus plus dell’Unione Europea con il progetto “Climbing Together, percorsi inclusivi personalizzati”. Un obiettivo raggiunto dopo un percorso reso possibile dalla fruizione di due misure (accompagnamento e progettazione) contenute nel bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo “Attrazione risorse”: misure che avevano l’obiettivo rispettivamente di incrementare le capacità progettuali dei partecipanti e di sostenere le azioni progettuali favorendo la possibilità di partecipare ai bandi nazionali o europei.

In sostanza, l’Asl CN1 ha ottenuto il sostegno e la formazione necessari per giungere alla costruzione di un progetto e candidarsi come capofila per ottenere il finanziamento europeo.

L’Azienda ha seguito l’intero percorso di “accompagnamento”, direttamente con l’Ufficio Progetti, che ha coinvolto il Dipartimento Materno Infantile, con il direttore Franco Fioretto e lo psicologo Daniele Nunziato, e la Pediatria di Savigliano diretta da Maria Eleonora Basso.

Il progetto (costruito attraverso la consulenza della società InEuropa e il supporto della Fondazione CRC) è stato identificato in una presa in carico “globale” non solo medica (ma anche psicologica e sociale) dei pazienti affetti da patologia oncoematologica, con età compresa tra gli 11 e 18 anni, che per motivi della cura in atto potrebbero incontrare difficoltà nel proseguire il loro percorso di vita globale. Obiettivo: formare una figura professionale intermedia tra la sanità e il mondo extra ospedaliero, con competenze e capacità di fare “da ponte” e da collante tra i vari ambiti.

Attraverso il successivo percorso di “progettazione”, con l’impegno diretto di Basso e Nunziato supportati dalla società NOAU (finanziamento ricevuto ad hoc dalla Fondazione CRC e dal Fiore della Vita ODV), sono state definite le priorità del progetto e dei partner europei, per proporre la candidatura al bando Erasmus plus.

“Il progetto - spiega la dottoressa Basso - parte dall’evidenza scientifica che riconosce come per il giovane paziente oncologico sia fondamentale agire non soltanto sulla cura, ma anche sull’inclusione sociale, per contenere, per quanto possibile, l’impatto che il vissuto della malattia ha rispetto alla continuità di vita e al benessere futuro dei ragazzi. Il paziente oncologico adolescente è a maggiore rischio di esclusione sociale a causa anche della malattia che genera un trauma e una frattura tra il “prima” e il “dopo” dell’esperienza di vita del minore e della sua famiglia”.

redazione

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