L'associazione culturale Cenacolo ‘Clemente Rebora’ di Savigliano si prepara a celebrare oggi, venerdì 21 marzo in occasione della Giornata mondiale della poesia, la cerimonia per i 45 anni di attività del sodalizio.
L'evento dedicato a ‘La poesia, espressione di tensione umana e spirituale’ è si svolge nell’ambito della XVII edizione del Festival di Espressione artistica e impegno civile” prende il via stamattina a partire dalle 10 nel Giardino letterario dedicato a ‘Clemente Rebora’ in via Chicchigneto, con il reading ‘Il piacere di scrivere... Poesia’.
“Gli studenti coinvolti nel progetto – spiega Antonio Scommegna, presidente dell’associazione - hanno avuto l'opportunità di avvicinarsi al mondo della poesia in modo esperienziale, uscendo dai confini delle antologie scolastiche per esplorare le proprie emozioni e il proprio vissuto attraverso la scrittura poetica”.
La giornata sarà scandita da due momenti principali. Il primo vedrà la piantumazione dell'albero di Kalycantus, simbolo del cammino compiuto dall'associazione in questi 45 anni. A seguire, verrà inaugurata la ‘Casetta della poesia’, un'installazione speciale che raccoglie le nuove targhe dedicate ai poeti e agli studenti che hanno preso parte alle attività del Cenacolo nel corso degli anni.
L'evento vedrà la partecipazione di Antonio Scommegna, presidente dell'associazione Culturale Cenacolo ‘Clemente Rebora’, Maria Franca Dallorto Peroni, presidente del Premio di poesia ‘Massimiliano Kolbe’, e Luca Martini, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo ‘Arimondi – Eula’ di Savigliano e Racconigi.
Durante la cerimonia, gli studenti leggeranno le loro poesie, condividendo con il pubblico il frutto del loro percorso creativo.
A tutti i presenti verrà donato un omaggio poetico.
Le celebrazioni proseguiranno nel pomeriggio, a partire dalle 16,30, nel salone di Palazzo Taffini (in via Sant'Andrea, 53). Dove l’associazione proporrà il reading ‘I poeti iraniani dal 1921 a Oggi. Viaggio nella storia e cultura del popolo iraniano’.
L'incontro sarà aperto dal saluto di Antonio Scommegna, seguito dagli interventi del professor Francesco Occhetto e del giornalista Carlo Grande.
Le letture saranno affidate a Livio Partiti, mentre gli spazi musicali saranno curati dal Civico Istituto Musicale ‘Fergusio’ di Savigliano.
"La poesia moderna iraniana riflette, da un lato, la tradizione legata alla religiosità. – afferma Scommegna - Dall'altro, è diventata un osservatorio sui molti mutamenti politici occorsi nell'ultimo secolo. La parola, in Iran, è ancora legata al sacro e la poesia è la voce sia dello spirito sia della protesta e della testimonianza civile. La poesia iraniana affronta tutte le sfere della vita compreso il dissenso sociale, umano e culturale. In Occidente le informazioni che arrivano sull'Iran sono unilaterali e legate, spesso, a politica e stereotipi. L'Iran non è solo il Paese degli ayatollah, ma è il luogo in cui si ritrovano bellezza, poesia e meraviglie portate da una cultura millenaria".
L'iniziativa si propone di offrire al pubblico una prospettiva più ampia e autentica sulla poesia iraniana, lontana dagli stereotipi e dai luoghi comuni, restituendo il valore culturale e sociale di una tradizione poetica di straordinaria profondità.