Attualità - 21 marzo 2025, 18:04

Ponte del Dialogo sezione young: a Dronero importanti occasioni anche per i più piccoli

Ieri pomeriggio tra colori, forme e materiali naturali il bellissimo laboratorio con Milena Bellonotto, mentre stamattina e oggi pomeriggio gli incontri con Espérance Hakuzwimana, scrittrice, attivista e autrice del libro "E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana"

Ci sono tante parole chiave al festival “Ponte del Dialogo” di Dronero ed una di queste è senza dubbio “futuro”.

Nell’ambito della sezione young (dedicata appunto ai giovani) ieri pomeriggio, giovedì 20 marzo, nella Sala Chegai gli studenti delle scuole primarie hanno vissuto un’esperienza unica con Milena Bellonotto. Attraverso colori, forme e materiali naturali, hanno infatti scoperto la bellezza della natura in un percorso sensoriale fatto di petali e foglie.

“Lab Natura come petali e foglie” il titolo dell’iniziativa, un laboratorio che ha stimolato creatività dei più piccoli trasformando elementi naturali in vere e proprie opere d’arte.

Vulcano di idee, Milena Bellonotto stupisce per la sua capacità e desiderio, nonostante la durezza della vita, di continuare ad essere alla ricerca della bellezza, per quel saperla trasmettere agli altri.

“L’ortoterapia è stata per me una pratica inconsapevole che mi ha guidata nelle turbolenze della vita - scrive di sé - la delicatezza di una foglia, il suo cambiar colore per lasciarsi morire e poi rinascere, così come un bulbo che emerge da sotto terra per rifiorire ogni anno in tutto il suo splendore e ritirarsi nuovamente a tempo debito sono per state per me metafore potentissime sul cambiamento che investe e riguarda ogni vivente su questo pianeta.”

Altri significativi incontri sono stati quelli che si sono tenuti stamattina e questo pomeriggio, venerdì 21 marzo, rispettivamente nelle classi e nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo di Dronero, organizzati con l’associazione Voci del mondo.

Protagonista Espérance Hakuzwimana, scrittrice, attivista e autrice del libro "E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana".

Un libro, che è molto più di un libro “È il racconto di come sono uscita dalla mia stanza rendendo reale tutto quello che ho trovato nei libri e negli anni - spiega  Espérance Hakuzwimana - Una chiamata dell’eroe a cui ho risposto a modo mio, senza mai dimenticare la mia storia, cominciata in Ruanda, e i limiti trovati per le strade d’Italia. Il racconto di me, che avrei solo voluto leggere, e di un’estate che invece mi ha cambiato la vita.”

Ed è, inoltre, il racconto dei compagni di viaggio, delle esperienze che più l’hanno segnata, dei protagonisti che hanno condiviso il fronte con lei. Un saggio, una biografia, una ballata, un manifesto contro i pregiudizi.

Con gli studenti Espérance Hakuzwimana ha affrontato temi profondi quali l’identità, l’appartenenza, il razzismo e l’accoglienza. Un incontro emozionante, che molto ha interrogato sull’importanza del costruire un futuro più inclusivo.

Il festival “Ponte del Dialogo” è organizzato dal Comune di Dronero e dall’Agenzia di Sviluppo di AFP in collaborazione con il Centro Studi Cultura e Territorio e con il contributo di Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione CRC e Banca di Caraglio. Collaborano all’evento anche le scuole del territorio e numerose associazioni e istituzioni culturali di Dronero, come “Espaci Occitan”,il Museo Mallé, la Biblioteca Civica, “Prometheus”, “Dronero Cult”, “Blink”, “Il Maira”, “Voci del Mondo”, “Rafaela Rinaudo” Officina per la Scena (OPS) e “Il Bottegone” che in ogni edizione del festival omaggia gli autori non piemontesi con una borsa di prodotti locali. Questa edizione vede anche la collaborazione con l’Ecomuseo dell’Alta Valle Maira con l’organizzazione di “Ponte OFF- Verso Maira 2028” domenica 30 marzo.


 

Beatrice Condorelli

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