Ha preso il via, nei giorni scorsi, il cantiere per la messa in sicurezza dei ruderi del castello di Rossana.
L'intervento, dal valore di 330 mila euro, rientra nell'ambito del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), sull'asse 'rigenerazione di piccoli siti' e 'attrattività dei borghi storici'.
Il progetto è stato promosso dall'amministrazione guidata dal sindaco Giuliano Degiovanni, che ha partecipato al ‘Bando borghi’, in collaborazione con il Comune di Costigliole Saluzzo.
"Con un inusuale trasferimento delle attrezzature con l'elicottero – spiega il sindaco Degiovanni – sono iniziati in settimana i lavori per la messa in sicurezza e riqualificazione del castello di Rossana. Finanziato dal Bando Borghi linea B del Pnrr. Nei prossimi mesi la ditta Alpi Costruzioni, sotto la sapiente regia dell'architetto Dario Castellino, realizzerà i lavori che permetteranno poi in estate la fruizione del vecchio maniero ai fini turistici, culturali e naturalistici. Un importante tassello per uno sviluppo del turismo a Rossana".
Si potrà raggiungere il castello esclusivamente a piedi o in bicicletta, utilizzando un sentiero che attraversa il bosco. La visita ai resti del maniero sarà dunque un'opportunità non solo per scoprirne la storia, ma anche per immergersi nella natura circostante.
LA STORIA DEL CASTELLO DI ROSSANA
Tra il XIII e il XIV secolo, Rossana, situata ai confini del Marchesato di Saluzzo, subì invasioni e scorrerie a causa della sua posizione strategica. Il castello, posto su un poggio del Monte Pagliano, fu costruito intorno all'anno 1000 e concesso nel 1155 a Guglielmo del Vasto. Rimase sotto il controllo della sua famiglia fino al Trecento, quando il feudo passò a diverse casate, tra cui i Mazucco, i Cervere e i Romagnano.
Si dice che il maniero abbia offerto rifugio, intorno al 1450, al famoso condottiero di ventura guascone Arcimbaldo di Abzat e alle sue squadre di predatori, che terrorizzarono il paese per alcuni anni, tenendo in scacco i marchesi di Saluzzo e i Savoia.
Nel XVII secolo il castello venne distrutto per ordine del Principe Tommaso di Savoia, ma fu successivamente ricostruito e ceduto alla famiglia Gazelli. L'ultimo signore di Rossana, Luigi Gazelli, fu nominato Conte nel 1772. Nel 1990, l'ultima discendente della famiglia, Idalberta Gazelli, donò il castello al Comune di Rossana.
Tra i discendenti della famiglia Gazelli spicca Paola Ruffo di Calabria, divenuta Regina del Belgio nel 1993.
Rossana, già nota per la produzione di castagne e funghi tipici della valle Varaita, celebrati ogni anno con la famosa Sagra all’inizio di ottobre, si prepara a valorizzare anche il proprio patrimonio storico.
I lavori in corso per la messa in sicurezza del castello rappresentano un passo decisivo in questa direzione, con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività turistica del territorio.