Agricoltura - 19 marzo 2025, 15:58

Da Cuneo a Parma, in 1500 alla manifestazione nazionale per dire no ai cibi creati in laboratorio

Le bandiere gialle dell’Organizzazione, con il tricolore italiano, hanno sventolato insieme a quelle blu dell’Unione europea a sottolineare il sostegno all’Europa, ma con la richiesta forte di un’Europa diversa, a cui oggi Coldiretti ha chiesto più coraggio

Bene il sì di EFSA ad ogni studio necessario, compresi clinici e preclinici, sui cibi creati in laboratorio. Coldiretti chiede un’Europa più forte e coraggiosa

Sono stati 1.500 gli agricoltori che oggi, da ogni angolo della Granda, hanno raggiunto Parma per difendere la salute dei cittadini. 

Con 20 mila agricoltori da tutta Italia, Coldiretti Cuneo ha preso parte al grande corteo che ha sfilato per le vie della città, partendo dal parco 1° maggio per raggiungere la sede dell’EFSA, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare, con i giovani imprenditori e i dirigenti insieme al Presidente regionale, Cristina Brizzolari, al Delegato confederale, Bruno Rivarossa, ai Presidenti e ai Direttori delle federazioni provinciali.

Le bandiere gialle dell’Organizzazione, con il tricolore italiano, hanno sventolato insieme a quelle blu dell’Unione europea a sottolineare il sostegno all’Europa, ma con la richiesta forte di un’Europa diversa, a cui oggi Coldiretti ha chiesto più coraggio. “Cibo dalle campagne non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie”, ma anche “Coltiviamo un futuro di pace”, “Stop alle guerre militari e commerciali” e “L’Europa ci serve come il pane”: questi gli slogan su centinaia di cartelli presenti.

“L’Europa è un valore irrinunciabile, è la nostra casa, ma lavoriamo per un’Europa migliore, più equa, più forte, più coraggiosa – spiega Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo –. Chiediamo un deciso cambio di passo su temi cruciali come quello della burocrazia che soffoca i nostri agricoltori. C’è bisogno di un’Europa che ascolti davvero i bisogni della gente e non le lobby o le multinazionali, di un’Europa attenta alla difesa dell’identità di ogni Stato. Siamo scesi in piazza, come richiesto da illustri scienziati, per chiedere che vengano fatti studi medici clinici e preclinici, prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione, per tutti i prodotti, compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025”.

Il Presidente nazionale e il Segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, sono stati ricevuti dai vertici dell’EFSA, che ha mostrato la volontà di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica. Questo aspetto è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare.
“Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l’Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei – sottolinea il Direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo -. La nostra iniziativa fin dal primo momento aveva l’obiettivo di rafforzare la ricerca medica e il ruolo di EFSA, ora continueremo il nostro impegno a Bruxelles per ulteriori potenziamenti delle regole e della trasparenza sui cibi fatti in laboratorio e sui prodotti ultra-formulati. Riteniamo fondamentale proseguire il dialogo con l’EFSA e le Istituzioni europee per garantire che ogni innovazione alimentare venga valutata con il massimo rigore scientifico e nel rispetto del principio di precauzione. Non siamo assolutamente contro la scienza e non vogliamo frenare il progresso, ma la salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute”.

redazione

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