Attualità - 09 marzo 2025, 11:40

È iniziato il Ramadan, il mese più sacro per i musulmani

Origine, tradizione e significato del 9° mese del calendario islamico

Fedeli musulmani in preghiera -  foto: Facebook Comunità Islamica Cuneo

Fedeli musulmani in preghiera - foto: Facebook Comunità Islamica Cuneo

Il nono mese del calendario islamico ha avuto inizio il 1° marzo 2025. Si tratta del Ramadan, il mese più sacro per i musulmani, che per quattro settimane si dedicheranno anima e corpo (è il caso di dirlo) alla devozione di Allah.

Con circa 2,07 miliardi di fedeli, ossia il 25% della popolazione mondiale, l’Islam è la seconda religione del pianeta per consistenza numerica (dopo il cristianesimo) e vanta il tasso di crescita più alto. I precetti del testo sacro dell’Islam, in Italia, sono seguiti da circa 1,67 milioni di persone, tra cittadini stranieri e italiani.

La parola Ramadan deriva dalla radice araba ar-ramad, che significa “forte calore”, sebbene quest’anno (almeno nell’emisfero nord) i 30 giorni sacri cadranno in una stagione diversa dall’estate.

Calendario islamico
Il mese di Ramadan dura 29 o 30 giorni e il periodo in cui cade varia ogni singolo anno. L’appuntamento corrisponde al nono mese dell’Egira (noto anche come calendario islamico o musulmano) che si basa sui cicli lunari. Proprio per questo motivo, il calendario dell’Egira è più corto di circa 10 o 11 giorni rispetto al calendario gregoriano su base solare a cui siamo abituati, il che spiega perché le date del Ramadan vengono spostate ogni anno.

Ramadan: quando inizia e quando finisce
Mentre i calcoli astronomici possono fornire una stima iniziale delle date di inizio e fine del Ramadan, queste vengono tradizionalmente e ufficialmente confermate dalle autorità islamiche durante la cosiddetta Notte del Dubbio, che consiste nell’osservare il cielo e, a seconda dell’apparizione della prima Luna crescente dopo la Luna nuova, convalidare sia l’inizio che la fine di questo mese benedetto. Se il cielo è coperto e la Luna non è visibile, l’inizio del Ramadan slitta quindi al giorno seguente. Nel 2025 il Ramadan è iniziato il 1° marzo e durerà fino al 30 o 31 marzo. La fine del Ramadan è segnata dall’Eid al Fitr, la festa (Eid) di fine (Fitr) digiuno.

Origini
Il Ramadan è stato istituito in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto, un evento descritto nella tradizione musulmana come avvenuto nel 610 d.C., durante il quale il profeta islamico ricevette la visita dell’angelo Jibril (Gabriele), che gli rivelò l’inizio di quello che sarebbe poi diventato il Corano. L’evento ebbe luogo in una grotta, chiamata Hira, situata sul monte Jabal an-Nour vicino alla Mecca, dove Maometto si ritirava periodicamente per dedicarsi alla contemplazione e alla riflessione.

L’osservanza del Ramadan
Durante il Ramadan, l’obiettivo del fedele musulmano è crescere spiritualmente e avvicinarsi ad Allah. Per fare questo si prega e si recita il Corano, concentrandosi sull’intenzionalità e sull’altruismo delle proprie azioni e astenendosi dal pettegolezzo, dal mentire e dal litigare.

Il Sawm, cioè il digiuno, è un pilastro della religione musulmana. Il quarto per la precisione. Tra le altre azioni importanti che un musulmano deve osservare come credente ci sono: la dichiarazione di fede (Shahadah) in un Dio unico (Allah) e nel Suo Messaggero Maometto; la preghiera rituale (Salat) richiesta cinque volte al giorno per tutta la vita; l’elemosina a chi ne ha bisogno una volta all’anno (Zakat). Il quinto pilastro è il sacro pellegrinaggio (Hajj) alla Mecca che è richiesto a ogni musulmano almeno una volta nella vita, se ne ha le possibilità.

Digiuno
In tutto il mese, dall’alba al tramonto, il digiuno è obbligatorio per tutti i musulmani ad eccezione di malati, donne incinte, chi si trova in viaggio, anziani e donne durante il ciclo mestruale. I giorni di mancato digiuno si possono recuperare durante il resto dell’anno, tutti insieme o uno alla volta.

Il digiuno prevede l’astinenza dal mangiare, dal bere, dal fumare e dai rapporti sessuali per ottenere una maggiore “Taqwa”, o coscienza di Dio. Vietati anche peccati di parola come la calunnia, la bestemmia, la menzogna o azioni violente.

I pasti sono per i musulmani occasioni per riunirsi con gli altri membri della comunità e rompere il digiuno insieme. La colazione prima dell’alba (Suhur) normalmente si fa alle 4, prima della prima preghiera della giornata (Fajr). Il pasto serale (Iftar) può iniziare solo al termine della preghiera del tramonto (Maghrib), normalmente intorno alle 19:30.

Dato che il profeta Maometto interrompeva il digiuno con datteri e un bicchiere d’acqua, i musulmani mangiano datteri sia al Suhur che all’Iftar. Alimenti di base in Medio Oriente, questi sono ricchi di sostanze nutritive, molto digeribili e contengono elevate quantità di zuccheri, preziosi dopo una lunga giornata di digiuno.

Indipendentemente da come ogni fedele decida di celebrare i tradizionali ritrovi del Suhur e dell’Iftar, lo spirito di questa tradizione secolare rimane quello di un periodo di riflessione e misericordia.

Silvia Gullino

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