Attualità - 08 marzo 2025, 07:10

Cuneo, giovedì prossimo la prima udienza della causa civile sui cedri di piazza Europa

A intentarla, come risaputo, associazioni cittadine e ambientalisti. Beni Comuni e Cuneo Mia chiamano a raccolta il fronte del no per le ore 9 del 13 marzo

Foto: Simone Giraudi

Foto: Simone Giraudi

Manca ormai meno di una settimana alla prima udienza presso il tribunale civile di Cuneo, relativa alla causa intentata dalle associazioni cittadine e dalle realtà ambientaliste cuneesi contro l’amministrazione comunale e il progetto di restyling di piazza Europa.

Nel corso della prima assise, il tribunale dovrà esprimersi in merito all’accoglimento, o meno, della causa stessa. Un momento importante, che potrebbe gettare le basi per un procedimento più lungo. Come recentemente comunicato dai consiglieri dei gruppi di minoranza Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia - Ugo Sturlese, Luciana Toselli, Nello Fierro e Claudio Bongiovanni -: cittadini e associazioni saranno presenti in aula “ma chiamiamo a raccolta chiunque voglia farlo nel presentarsi davanti al portone del tribunale civile, nei pressi dell’edificio delle Poste centrali della città”. L’udienza si terrà alle ore 9.

Il ricorso operato da associazioni e ambientalisti, sostenuto dai consiglieri comunali e seguito dall’avvocato torinese Virginia Cuffaro, guarda al progetto di modifica dell’assetto della piazza cuneese, che nella sua versione esecutiva presentata in commissione a metà febbraio prevede la rimozione dei dieci cedri dell’Atlante attualmente presenti e la loro sostituzione con 48 nuove piante caducifoglie. Venerdì 21 febbraio scorso in piazza Europa, l’ultimo momento di aggregazione del “fronte del no”.

Al centro del ricorso, quindi, il salvataggio dei cedri “dall'incomprensibile accanimento di una maggioranza che non rispetta la sensibilità ambientalista dei cittadini palesata con seimila firme di adesione a un appello in opposizione all'abbattimento, e che non vuole tenere conto del qualificato parere tecnico del professor Zanzi, botanico di livello internazionale”, si legge ancora nel comunicato dei due gruppi.

Attenderemo, insomma, l’esprimersi del tribunale civile per capire l’eventuale nuovo evolversi della vicenda.

Simone Giraudi

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