Attualità - 06 marzo 2025, 14:20

A Courmayeur l'incontro sulla cooperazione sanitaria transfrontaliera: anche il Piemonte pronto a rispondere ai bisogni dei cittadini del confine itali-francese

Presenti gli assessori regionali Gallo e Riboldi: "Avviamo oggi un percorso per stimolare la proposta di una normativa chiara ed efficace, sui diritti dei pazienti ma su tutti gli aspetti della gestione"

A Courmayeur l'incontro sulla cooperazione sanitaria transfrontaliera: anche il Piemonte pronto a rispondere ai bisogni dei cittadini del confine itali-francese

Si è svolto ieri a Courmayeur, presso la sala conferenze di Skyway Monte Bianco, l’evento dal titolo “Il trattato del Quirinale e la cooperazione sanitaria transfrontaliera”, organizzato per divulgare i primi risultati dei progetti “ProSATIF-Go – Pro salute alpina transfrontaliera Italia Francia” e “Alcotraité”, finanziati dal Programma Interreg Italia-Francia Alcotra 2021-2027.

Per l’Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, l’occasione è stata preziosa e “anche grazie al Trattato del Quirinale firmato nel 2021 tra Francia e Italia, constatiamo che è possibile, promuovendo la negoziazione a livello statale, creare le opportune condizioni giuridiche mediante la firma di un accordo bilaterale specifico in materia sanitaria tra i due Stati, superando così quegli ostacoli che oggi impediscono ai cittadini di curarsi dove possono ricevere risposte ai loro problemi di salute a prescindere dallo Stato di residenza”. “E’ un compito politico delle Regioni - prosegue l’Assessore Caveri - sollevare la questione ai propri livelli ministeriale e, oggi, abbiamo sancito una comunioni di intenti in tal senso”.

Il ruolo delle piccole comunità del territorio italo-francese è cruciale nell’unire culture diverse ma accomunate dagli stessi problemi che sono essenzialmente collegati all’accesso ai servizi” ha proseguito l’Assessore alla Sanità, salute e politiche sociali, Carlo Marzi, “il diritto alla salute deve essere primario e in tal senso, grazie ai progetti Interreg come Alcotraité e Prosatif-Go, riusciamo a trovare soluzioni comuni per mettere al centro le persone”.

Al progetto ProSATIF-Go, oltre alla Regione autonoma Valle d'Aosta, partecipano la Regione Piemonte, capofila di progetto, e con il suo intervento l’Assessore allo Sviluppo e promozione della montagna, aree interne e Gal, Sistema neve, Tutela delle aree protette, Marco Gallo, ha sottolineato che “Progetti come Alcotritè e Prosetif non sono solo strumenti amministrativi, ma rappresentano una risposta ai bisogni delle comunità transfrontaliere. Da oggi avviamo un percorso per stimolare la proposta di una normativa chiara ed efficace sui diritti dei pazienti e di tutti gli aspetti amministrativi, giuridici, economici e sanitari connessi alla mobilità transfrontaliera. È un impegno concreto affinché la cooperazione non sia solo un principio, ma una realtà capace di garantire servizi essenziali e di migliorare la qualità della vita di chi vive e lavora in queste terre di frontiera.”

Inoltre, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, ha aggiunto “Regione Piemonte e Asl To 3 hanno presentato un progetto in partnership con la Regione Valle d'Aosta e l'ospedale di Briançon. Il progetto di cooperazione transfrontaliera rientra nell'ambito del Trattato del Quirinale sottoscritto tra Italia e Francia. Lavoriamo per offrire una migliore programmazione dell’offerta sanitaria su entrambi i versanti dei territori montani. La nuova sfida sarà favorire lo scambio e la cooperazione tra professionisti, grazie all’adozione di modalità snelle di riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali. Sono convinto che la collaborazione e la cooperazione tra Stati siano fondamentali per migliorare la nostra sanità”.

Concordi nel voler pervenire a un Accordo quadro bilaterale tra Francia e Italia anche la Consigliera regionale delegata alle relazioni transfrontaliere della Regione francese SUD-PACA, Laurence Boetti-Forestier, e Valérie Rossi, Deputata dell'Assemblea nazionale francese per Dipartimento delle Alte Alpi, per cui “forti dello spirito di cooperazione che ci accomuna, i problemi amministrativi che impediscono di fornire servizi a tutti devono essere affrontati dai politici, tanto più che il contesto ci chiede di accelerare su meccanismi nuovi di semplificazione”.

Gli interventi dei rappresentanti delle Aziende Sanitarie italiane, ASL VDA, ASL TO3 e ASL CN, e delle due Aziende ospedaliere francesi presenti, Briançon e Pays du Mont-Blanc, hanno evidenziato, sulla base dell’esperienza e di studi e analisi condotti nell’ambito dei due progetti, una situazione dei livelli ottimali di assistenza a livello singolo ma di frammentarietà globale dei servizi sanitari lungo la frontiera, con particolare riferimento agli ostacoli per l’erogazione di prestazioni sanitarie ai cittadini UE ma non residenti nel paese di accesso, come ad esempio l’accoglienza nel Centre Hospitalier des Escartons di Briançon per i residenti della Valle di Susa e viceversa. Seppur sia un diritto garantito dall’Unione europea attraverso regolamenti e direttive specifiche, come illustrato dai rappresentanti della Commissione europea collegati in videoconferenza, la realtà si scontra con aspetti organizzativi, di riconoscimento delle strutture e delle prestazioni, ostacoli normativi generali ma, soprattutto, con i problemi dei rimborsi da parte dei rispettivi sistemi sanitari.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU