L'architetto Ferruccio Bianco, direttore dei Servizi tecnici dell'Asl CN2, spiega le sfide e le opportunità della riqualificazione dell’ex ospedale di Alba e delle nuove Case della Comunità. Un progetto che guarda al futuro della sanità territoriale, con un equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto della memoria storica.
A che punto è l’iter per la riqualificazione dell'ex ospedale di Alba?
"I progetti di riqualificazione degli ex ospedali di Alba e Bra hanno avuto un inizio comune con evoluzioni lievemente differenti. Per quanto riguarda Alba, è in corso l’attività di indagine archeologica nelle aree che saranno occupate dalle fondamenta delle nuove strutture previste dopo la demolizione di parte di quelle esistenti. Questo processo è l’ultimo tassello nell’ambito della conferenza dei servizi, attivata secondo norma e in fase di finalizzazione per acquisire tutte le autorizzazioni e i pareri necessari".
Quale il passo successivo?
"Una volta pervenuto il nulla osta dalla Soprintendenza per i beni culturali, al termine dei sondaggi sarà bandita, nei termini e nei modi previsti dalla normativa, la gara per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. Sono già in corso alcuni lavori propedeutici, come lo spostamento dell’ingresso presso l’edificio monumentale, il potenziamento degli ascensori e dei montalettighe, una parziale revisione del tetto dell’edificio storico, lo spostamento della centrale termica e di alcuni sottoservizi. Inoltre, è in corso la variazione dei percorsi e lo svuotamento delle aree che saranno oggetto di demolizione, con l'obiettivo di ridurre al minimo il disagio per l’utenza e scongiurare l’interruzione delle attività cliniche durante le fasi di cantiere".
Quali saranno le principali trasformazioni per la Casa della Comunità di Alba?
"Il progetto prevede il trasferimento delle attività clinico/ambulatoriali presso una nuova struttura, che sorgerà su via Pierino Belli, annessa all’edificio storico e sovrapposta all’attuale edificio che ospita l’ingresso principale, la portineria e il centro di prenotazione. All’ultimo piano dell’edificio di nuova costruzione troveranno collocazione 20 posti letto dell'Ospedale di Comunità, la cui attivazione è prevista dal D.M. 77/2022, che norma la revisione dell’assistenza territoriale. Oltre alle attività ambulatoriali già presenti, ne verranno introdotte altre, con spazi dedicati ai medici di medicina generale e un ambulatorio infermieristico. Nell'edificio storico saranno invece collocati servizi amministrativi, ottimizzando l’uso degli immobili dell'Asl CN2."
A livello tecnico e architettonico, quali sono le principali sfide di questo intervento?
"Per quanto riguarda Alba, le principali sfide architettoniche riguardano il recupero della facciata dell’edificio storico, attualmente parzialmente addossata a costruzioni novecentesche, il restauro del cortile interno e il miglioramento della connessione pedonale tra via Pierino Belli e Piazzetta Micca. Si interverrà anche sull’antico ingresso, con la ricollocazione del portone in legno originale, il recupero dello scalone monumentale e la revisione dell’area di ingresso, con interventi mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche e al recupero di uno spazio che nel corso degli anni ha subito molteplici e controverse modifiche. Sul fronte della nuova struttura, la sfida principale sarà l’integrazione armoniosa con l’edificio storico, mantenendo una coerenza estetica e funzionale nel contesto urbano. Dal punto di vista della fruibilità, sarà fondamentale ottimizzare i percorsi e gli spazi delle aree più frequentate, come il Centro Unico di Prenotazione e il Centro Prelievi, con soluzioni che prevedano ampie aree di attesa e sistemi intelligenti di gestione delle prenotazioni e delle code".
Uno degli obiettivi dichiarati è il miglioramento dell'efficienza energetica. Quali soluzioni innovative verranno adottate?
"Tutti gli interventi in corso rispettano le più recenti disposizioni normative sui principi DNSH (Do No Significant Harm), che garantiscono che gli investimenti non danneggino le risorse ambientali. Ciò significa che non solo costruiremo edifici ad alta efficienza energetica, ma che monitoreremo l'intero ciclo di vita dell'immobile per ridurre l'impatto ambientale. Le soluzioni adottate comprendono tecnologie avanzate in ambito costruttivo per ottimizzare l'isolamento termico, la tracciatura digitale dei processi di realizzazione e gestione dell'edificio e investimenti specifici per il raffrescamento estivo, per migliorare il comfort degli ambienti sanitari".
Quali saranno i benefici tangibili per i cittadini una volta completati i lavori?
"I cittadini potranno continuare a usufruire dei servizi già erogati dalle strutture dell'Asl CN2, con l'aggiunta di nuovi servizi territoriali per la Casa e l’Ospedale di Comunità. Il principale vantaggio sarà la concentrazione degli ambulatori in un'unica struttura, dotata di spazi e tecnologie moderne per garantire un servizio più efficiente e accessibile."
Come procedono gli interventi sugli altri distaccamenti territoriali dell'Asl CN2?
"Oltre alle Case della Comunità di Alba e Bra, sono previsti interventi su altri tre distaccamenti dell'Asl CN2. A Santo Stefano Belbo sono in corso lavori finanziati dal PNRR per raddoppiare la struttura esistente e migliorarne l’efficienza energetica. A Cortemilia è prevista la riqualificazione strutturale ed energetica dell’edificio esistente, per ospitare le attività della Casa della Comunità, con un Progetto di Fattibilità Tecnico Economica già inviato alla Regione. Un intervento analogo è previsto per Canale, in attesa degli accordi definitivi tra l’Ente Regionale e il Ministero della Salute per l’avvio dei lavori. L’obiettivo complessivo è garantire strutture moderne e funzionali per un’assistenza sanitaria più vicina ai cittadini".