Politica - 28 febbraio 2025, 17:41

Un ordine del giorno di Marro e Ravinale (Avs) contro lo sfruttamento lavorativo

Presentato in Consiglio regionale, è stato approvato all’unanimità. Chiede alla Giunta Cirio un impegno per rendere strutturali e permanenti le politiche di contrasto in agricoltura e in tutti gli altri settori

Marro e Ravinale in Consiglio Regionale

Marro e Ravinale in Consiglio Regionale

Le consigliere regionali di AVS depositano un ordine del giorno contro lo sfruttamento lavorativo: il Consiglio regionale approva all'unanimità, ma la strada da fare è ancora lunga.

Il periodo del lavoro stagionale in agricoltura nel nostro territorio si avvicina, con conseguente preoccupazione per la mancata conferma di finanziamenti statali per il progetto di contrasto al lavoro nero e sfruttamento Common Ground. Finanziato dal Ministero del Lavoro, Common Ground è attivo dal 2023 e la Regione Piemonte nè è capofila: obiettivo del progetto prevenire e contrastare il lavoro nero e lo sfruttamento, promuovendo il lavoro dignitoso e legale in tutti i settori, coinvolgendo una rete vasta di attori, tra cui enti anti-tratta, sindacati, forze dell'ordine, enti del terzo settore e prefetture.

Per questo motivo le consigliere di Alleanza Verdi Sinistra Possibile hanno presentato un ordine del giorno, a prima firma della cuneese Giulia Marro, per riaccendere l’attenzione su questo tema e chiedere alla giunta un impegno concreto per garantire la prosecuzione delle attività di Common Ground. La Giunta regionale si è impegnata a garantire la prosecuzione del progetto Common Ground sul territorio piemontese per un ulteriore anno nel caso in cui non arrivasse il rinnovo del finanziamento statale (ad oggi previsto solo fino a giugno 2025). 

L’ordine del giorno chiede però anche alla Giunta un impegno per rendere strutturali e permanenti le politiche attive di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e negli altri settori colpiti, con approccio multi-agenzia, al fine di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e la tracciabilità delle filiere, promuovendo l’assunzione diretta da parte delle aziende agricole e la riduzione del ricorso a forme opache di subappalti, l'ospitalità in azienda dei lavoratori, il miglioramento del trasporto pubblico nelle zone agricole.

 “I progetti come Common Ground sono fondamentali per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e lavoratrici e per promuovere la tracciabilità delle filiere produttive. Solo così potremo assicurare una maggiore sostenibilità sociale ed economica nei settori produttivi della nostra Regione,” ha dichiarato Giulia Marro. “Siamo consapevoli che questo ODG non sia risolutivo della situazione, tuttavia lo riteniamo un tassello importante di un percorso di attivazione del Consiglio regionale in questo senso”. Proprio in questo contesto si inserisce la richiesta avanzata dalla consigliera Marro in commissione legalità per un tavolo di lavoro ad hoc per approfondire ulteriormente il tema in sede istituzionale e soprattutto identificare una strategia per intervenire in modo incisivo sul territorio. 

“È necessario che Common Ground sia solo un primo passo nella direzione di misure strutturali e condivise a più livelli per contrastare caporalato e sfruttamento: per fare ciò è necessario investire su soluzioni abitative e su trasporti adeguati, ma anche coinvolgere le imprese agricole per programmare al meglio il fabbisogno dei periodi di raccolta. Noi continueremo il nostro impegno su questo tema, per far sì che tutte  le filiere piemontesi siano giuste e pulite” dichiara Alice Ravinale, capogruppo di AVS e firmataria

cs

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