Attualità - 28 febbraio 2025, 13:01

Sottopasso di Racconigi, Reynaudo replica al sindaco Oderda: "Un'opera imposta senza alcun contraddittorio pubblico"

Il presidente del Comitato per un sottopasso sostenibile: "Perché non convocare il Consiglio comunale per discutere la Convenzione?"

***Riceviamo e pubblichiamo***Egregio Direttore,

 Egregio direttore, 

in riferimento alla recente lettera del sindaco di Racconigi Valerio Oderda,  a nome del “Comitato per un sottopasso sostenibile”, mi vedo nuovamente costretto ad intervenire per tutelare, in primis, il buon nome e il buon operato del Comitato dal coinvolgimento in polemiche che, come già in un recente passato, sono nuovamente sconfinate in poveri attacchi rivolti alla mia persona.

Infatti, il sindaco, anziché rispondere nel merito dei quesiti che il Comitato gli ha formulato, appare perlopiù interessato a schernirmi giungendo a paragonarmi ad un personaggio televisivo noto con lo pseudonimo di “mago Otelma” e insinuando che io in “questa vicenda” stia ricercando “una ribalta personale, forse anche a causa delle mie difficoltà nel trovare una collocazione politica stabile”.

Naturalmente nulla di tutto ciò corrisponde al vero, spiace, tuttavia, constatare che il sindaco, evidentemente a corto di argomenti concreti, ogni volta, offenda me e delegittimi un gruppo spontaneo di cittadini.

In realtà, egli appare forse prigioniero di uno stato di confusione quando riporta circostanze facilmente smentibili dalla lettura della documentazione agli atti del Comune e delle normative vigenti in materia.

Mi riferisco all’affermazione, che riporto testualmente, secondo la quale la riduzione in “altezza del sottopasso (…) comprometterebbe la sicurezza dell’infrastruttura, rischiando di creare situazioni di pericolo per la circolazione di mezzi pesanti, tra cui quelli di artigiani e agricoltori che necessitano di transitare in sicurezza, nonché l’impossibilità di attraversamento da parte di mezzi di soccorso, quali ad esempio sono gli automezzi dei Vigili del Fuoco o della Protezione Civile”.

Invero, il rispetto di un’altezza di almeno 5 metri non è obbligatorio per gli interventi di adeguamento di strade esistenti e non trova, ad esempio, applicazione per le strade comunali residenziali quali, di fatto, diventerà via Caramagna dopo il declassamento richiesto dalla Provincia di Cuneo. E così le indicazioni fornite dalle norme in materia (vedi cap. 5.1.2.2 delle NTC), relative ai ponti, non possono essere applicate alle strade urbane oggetto di interventi di adeguamento. Un’altra norma, inoltre, consentirebbe di derogare ulteriormente ai limiti di altezza, adottando “opportuni accorgimenti segnaletici”. 

Per questo, la riduzione dell’altezza del sottopasso di via Caramagna dai previsti mt 5,00/5,30 a mt 4,00 è normativamente fattibile. Con questa modifica il sottopasso sarebbe meno profondo e questo ridurrebbe i problemi idraulici derivanti dall’essere sotto il livello della falda acquifera e i rischi di allagamenti per l’effetto dei temporali violenti (c.d. bombe d’acqua). Inoltre, le rampe veicolari di accesso sarebbero più corte e meno ripide. L’opera, in generale, sarebbe meno impattante, migliorabile, più semplice da costruire e anche meno costosa per RFI e per la Regione Piemonte (che la cofinanzia per circa 3 milioni di euro). 

Il sindaco, invece, non pare sentire ragioni e incurante di tutto, sembra, incomprensibilmente disposto a favorire l’incremento del flusso del traffico lungo l’asse di via Caramagna e di via Regina Elena quando, nella sua lettera, parla apertamente della libera percorrenza ai “mezzi pesanti”.

Se nelle altre città d’Italia la costruzione di nuove infrastrutture come i sottopassi urbani diventano un’opportunità per studiare, in ottica moderna e sostenibile, una revisione dei flussi veicolari cercando, per quanto possibile, di deviare il traffico pesante dai centri cittadini e favorire quindi un transito “selezionato” di autoveicoli, a Racconigi, il sindaco Oderda sembra voler attuare l’esatto contrario: aumentare il passaggio dei camion e portare così più smog e più rumore in centro paese.

Il tutto a scapito dei residenti nelle zone attigue a quella che sarà una monumentale opera imposta senza alcun contraddittorio pubblico, dal sindaco Oderda ai suoi concittadini.

E a proposito di assenza di contraddittorio, ci pare quanto meno improbabile che la Provincia di Cuneo approvi una Convenzione, attraverso il voto del proprio Consiglio, quando la stessa, a Racconigi è passata solo in Giunta, organo composto, oltre che dal sindaco, da sole altre due persone. 

Crediamo infatti che la Provincia potrebbe anche rifiutarsi di sottoscrivere un documento che non è stato preliminarmente votato del Consiglio comunale come richiesto ed ottenuto nel caso del sovrappasso ferroviario in Comune di Cavallermaggiore.

Infatti, se fosse riconosciuto un eventuale vizio formale, potrebbe essere dichiarata l’inefficacia dell’intera procedura con ulteriori perdite di tempo e la possibile apertura di contenziosi legali tra le parti.

Ci domandiamo quindi perché il sindaco non voglia convocare, se non altro per un fatto prudenziale, il Consiglio comunale per discutere pubblicamente i contenuti della Convenzione, ma abbia avocato tutto a sé, con l'avallo del vicensindaco Alessandro Tribaudino e dell’assessore Annalisa Allasia.

A scanso di dubbi chiariamo che le offese personali rivolte al presidente del Comitato, dal sindaco Oderda, non ci intimidiscono e non scalfiscono il lavoro e l’opera di comunicazione che stiamo portando avanti e a breve renderemo una puntuale attività d’informazione ai cittadini racconigesi sul contenuto della Convenzione, dandone comunicazione attraverso i consueti organi di stampa.

Con viva cordialità.

Luigi Reynaudo

Presidente Comitato di cittadini “per un sottopasso sostenibile”

lettera firmata

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