Attualità - 28 febbraio 2025, 15:08

Lite sul 4 Novembre: scontro tra maggioranza e opposizione in Consiglio comunale ad Alba

Forze Armate nelle scuole: bocciata la mozione di Fratelli d’Italia, la maggioranza istituisce un gruppo di lavoro

Lite sul 4 Novembre: scontro tra maggioranza e opposizione in Consiglio comunale ad Alba

La celebrazione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre ha generato un acceso confronto tra maggioranza e opposizione nel Consiglio Comunale di Alba. Al centro del dibattito, la proposta avanzata da Fratelli d’Italia, che chiedeva di coinvolgere Esercito e Carabinieri nelle scuole cittadine per illustrare il ruolo delle Forze Armate nella sicurezza e nella pace. Dopo un lungo percorso in commissione e vari tentativi di mediazione, la mozione è stata respinta dalla maggioranza di centrosinistra, che ha invece approvato un proprio ordine del giorno volto a costituire un gruppo di lavoro per organizzare le celebrazioni del 4 novembre con un’impostazione più ampia e articolata.

I consiglieri di Fratelli d’Italia, tra cui Emanuele Bolla e Riccardo Spolaore, hanno espresso forte disappunto per la bocciatura della loro proposta, definendo la decisione della maggioranza frutto di un approccio ideologico contrario alla presenza delle Forze Armate nelle scuole. “Il Sindaco Gatto e la sua maggioranza hanno scelto di dire no ai nostri uomini e donne in divisa, rifiutando ogni tentativo di mediazione per includere le Forze Armate nelle celebrazioni con gli studenti”, hanno dichiarato i consiglieri di FdI. Secondo l’opposizione, il rifiuto della mozione dimostrerebbe la volontà di escludere il mondo militare dal dialogo con gli studenti, ignorando il contributo delle Forze Armate non solo nella difesa del Paese, ma anche nelle missioni di pace e nella protezione civile. “Noi continuiamo a credere che quando incontriamo una donna o un uomo in divisa, vediamo un servitore dello Stato. La maggioranza, invece, preferisce tenere le Forze Armate fuori dalle scuole, perdendo un’importante occasione di educazione civica”, hanno aggiunto i consiglieri di Fratelli d’Italia.

Dall’altro lato, la maggioranza composta da Partito Democratico, Alba Città per Vivere, Futura, Impegno per Alba e Alba Attiva e Solidale ha ribadito come la celebrazione del 4 novembre non debba trasformarsi in un terreno di scontro politico e ha difeso la scelta di istituire un gruppo di lavoro per favorire un’impostazione più ampia delle celebrazioni. Il documento approvato dal Consiglio prevede la realizzazione di iniziative nelle scuole cittadine per approfondire il significato storico e sociale della giornata, promuovere la collaborazione tra istituzioni e associazioni per progetti legati alla memoria storica e alla cultura della pace, organizzare eventi pubblici che coinvolgano diversi attori istituzionali e analizzare il ruolo delle Forze Armate nel contesto della difesa della patria e della democrazia, confrontandolo con altre forme di risoluzione dei conflitti.

La maggioranza ha espresso rammarico per il mancato voto unanime, sottolineando che la commemorazione del 4 novembre non dovrebbe essere ridotta a una questione ideologica, ma andrebbe affrontata con spirito di condivisione e responsabilità istituzionale. “Riteniamo che l’Unità Nazionale e le Forze Armate non siano strumenti di propaganda politica. La minoranza ha preferito trasformare questa discussione in una contrapposizione ideologica, quando invece sarebbe stato auspicabile un voto unanime”, hanno dichiarato i consiglieri di centrosinistra.

I consiglieri di maggioranza hanno ribadito la volontà di collaborare con l’opposizione all’interno del gruppo di lavoro, con l’obiettivo di garantire un coinvolgimento più ampio della città e delle scuole nella trasmissione dei valori democratici e della memoria storica. “Il nostro obiettivo è garantire il massimo coinvolgimento della città e delle scuole, trasmettendo i valori democratici e della memoria storica. Ci auguriamo che, pur avendo votato contro, la minoranza di centrodestra non si sottrarrà a questo dovere civico”, hanno concluso.

Redazione

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