Politica - 24 febbraio 2025, 15:40

Maria Carla Chiapello (Lega) è il nuovo presidente di Amos

Subentra nell’incarico a Simone Mauro, presidente di Alpi Acque, che andrà verosimilmente ad occupare un importante ruolo in questo comparto. Regge il patto Icardi-Riboldi, nonostante la delusione dei Fratelli cuneesi e qualche mugugno in casa leghista

Maria Carla Chiapello

Maria Carla Chiapello

Le dimissioni di Simone Mauro hanno fatto scattare la promozione al vertice di Amos, l’agenzia dei servizi sanitari, per Maria Carla Chiapello, che già faceva parte del cda. Un avvicendamento in quota Lega che conferma il patto tra il precedente assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi (Lega) e il suo successore Federico Riboldi (Fratelli d’Italia). Mauro lascia ufficialmente per motivi personali, ma negli ambienti politici cuneesi e regionali circola voce che, dopo l’esperienza acquisita in Alpi Acque (società di cui è tuttora presidente), per lui sia in serbo un incarico di prim’ordine in questo comparto. A sostituirlo Giorgio Garelli, uomo che è stato espressamente voluto dal presidente della Regione Alberto Cirio. Confermato nel cda Giuseppe Rossetto, già sindaco di Alba.

Amos, che ha un fatturato di oltre 60 milioni di euro e conta circa 2000 dipendenti, aveva già registrato nel settembre 2023 un cambio alla direzione quando l’allora direttore Livio Tranchida era stato chiamato da Icardi e Cirio a sostituire il direttore dell’Aso Santa Croce-Carle, Elide Azzan.

Al posto di Tranchida c’è ora, da un anno e mezzo, una manager torinese, Mariateresa Buttigliengo. Nonostante qualche mal di pancia dei Fratelli cuneesi che avrebbero voluto avocare a sé la presidenza in forza dei numeri elettorali e i mugugni di qualche leghista che ambiva al ruolo, la scalata della Chiapello è stata “benedetta” da Icardi, Gianna Gancia e dallo stesso Mauro, che – sulla scorta di un’intesa politica che confermava l’incarico al loro partito – hanno optato per la soluzione interna.

Per Maria Carla Chiapello, già staffista di Icardi all’assessorato regionale alla Sanità, con un curriculum politico pencolante tra la Lega e i Moderati, si tratta di una indubbia promozione.

Rientrata nel partito di Salvini dopo la “fuitina” con i Moderati di Mimmo Portas (era stata eletta consigliera regionale nel listino di Chiamparino nel 2014) , è stata adesso individuata dalla Lega come la donna cui affidare (insieme ad Icardi) buona parte delle sorti della sanità cuneese.

Amos, creatura del potente ex manager sanitario Fulvio Moirano, si può infatti considerare, con una definizione per quanto politically scorrect, alla stregua di una sorta di “Azienda sanitaria parallela”.

La nomina della Chiapello al vertice e l’ingresso di Garelli dovranno essere ratificati dalla compagine dei soci: Aso Santa Croce-Carle (34,93%), Asl Cn1 (33,40%), Asl Cn2 (4,18%), Asl Asti (25,05%), Aso Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo Alessandria (2,44%).

Trattandosi di nomine politiche ed essendo queste state preventivamente concordate tra i partiti di maggioranza in Regione, non dovrebbero esserci sorprese. Tuttavia, per Amos non mancano problemi di carattere gestionale e sindacale così come altri di svariata natura com’è normale che sia per realtà aziendali così complesse.

Appena appreso della nomina, il consigliere comunale cuneese degli Indipendenti Giancarlo Boselli è tornato a battere il chiodo sul “caso Amos”. “Da tre anni – scrive in una nota Boselli - chiediamo di poter avere la società in audizione nella competente Commissione consiliare del capoluogo. Lo abbiamo fatto ufficialmente con interrogazioni il 26 luglio 2022, il 2 marzo 2023, l’8 agosto 2023 e infine il 1 ottobre 2024. Non abbiamo mai potuto capire il motivo per cui non sia stato possibile. Nell’augurare buon lavoro alla nuova presidente, rinnoviamo a lei la stessa richiesta inoltrata alla sindaca Manassero”.

Giampaolo Testa

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