Eventi - 24 febbraio 2025, 11:51

Le 500 e 1 notti ad Aichach: Granda in Rivolta entra nelle carceri tedesche

Lunedì 3 marzo al Vitriol di Fossano dialogo con Jasmine Alem

Le 500 e 1 notti ad Aichach: Granda in Rivolta entra nelle carceri tedesche

Sarà una serata diversa dai soliti appuntamenti quella organizzata dall’associazione culturale fossanese Granda in Rivolta al Vitriol di via Ancina 7 a Fossano per lunedì 3 marzo alle 21,15. 

L’ospite infatti non sarà un poeta o uno scrittore di prosa nel senso più tradizionale del termine, ma l’autrice di un diario. Intimo, doloroso, liberatorio, salvifico. Nel locale fossanese è infatti attesa Jasmine Alem, scrittrice per passione, educatrice per formazione e amante della vita. 

Jasmine Alem è uno pseudonimo, ma per conoscere chi si cela dietro al nome, all’immagine avvolta dal mistero occorrerà essere presenti e mettersi in gioco. Perché il libro di Jasmine Alem non è solo un diario, ma un concentrato di intimità e ricerca della libertà. Di madre romana e padre egiziano, nata a Roma nel 1988, dove risiede Jasmine si definisce una eterna viaggiatrice, sia fisicamente che con la mente: "Non amo definire e definirmi, ma col tempo posso dire di essermi scoperta una persona altamente sensibile, iperattiva, che cerca di trovare un equilibrio in se stessa e un posto in questo mondo, che ho sempre sentito molto diverso da quello nel quale avrei voluto stare - racconta -. Per questo il più possibile, cerco di crearmene uno mio, dove mi senta a casa e dove sono sicura di trovare persone con le quali condividere i miei stessi valori”.

Nel creare un mondo tutto suo Jasmine Alem è anche scivolata nel baratro della tossicodipendenza, anni al contempo bui e onirici, culminati con l’arresto in Germania.

Mi piacciono gli animali, in particolare i cani, e la mia, di quasi 12 anni, è l’amore della mia vita -prosegue- Attualmente vivo con lei, a Roma, e ho un lavoro stabile, in sintonia con gli studi che ho compiuto. Ho da poco pubblicato un libro che descrive un percorso difficile della mia vita, che mi ha permesso però di apprezzarla molto di più”.

Il libro a cui fa riferimento Jasmine Alem è “Le cinquecento e una notti (a Aichach), edito da Libereria: “Mi sono ritrovata in carcere in Germania, non conoscendo una parola di tedesco e, per tenere la mente occupata, ho iniziato a scrivere un diario -spiega Alem-. Era il 2016 emi arrestarono per spaccio di sostanze stupefacenti. Ero tossicodipendente (poli-assuntrice) eho avuto una condanna di 4 anni e 6 mesi, che ho scontato una parte in Germania (adAichach, vicino a Monaco) e l’altra a Roma (a Rebibbia), e l’ultimo anno ai domiciliari(quattro anni in tutto). Dopo aver revisionato, tagliato e asciugato, ne è uscito il racconto del mio percorso personale di disintossicazione dalle droghe, della quotidianità carceraria, edella riappropriazione di una vita che si stava sgretolando davanti ai miei occhi senza che mene rendessi conto. Il tempo non passava mai e la severità delle regole detentive del carcerebavarese, rendevano le mie giornate lunghe e piene di dolore. Nel tentativo di trasmetterequesto senso di ‘perdizione della mente’, ho deciso di non mettere il numero delle pagine. Lascrittura mi ha aiutata ad auto-medicarmi e a trasformare quel periodo in un’esperienza dicrescita. Amore, tradimenti, sofferenza, ma anche tanta forza, sono racchiusi in questolibro,che attraverso la scrittura autobiografica, rappresenta la mia vittoria personale e mi ha datola possibilità di vedere la vita con occhi diversi, amare me stessa e anche di più, la libertà”

Come ormai d’abitudine il dialogo di Jasmine Alem con Elisa Audino e Agata Pagani sarà preceduto da un momento open mic in perfetto stile Granda in Rivolta per il modo genuino e trasparente in cui si sono avvicinati alla manifestazione i due giovani autori cui sarà affidato: Moctar Doumbia e Marino Marini Olivetti (anche questo uno pseudonimo e anche in questo caso occorrerà essere presenti per lasciarsi accogliere dalla sorpresa).

I sogni pettinandosi ritarderanno un po’ ”.

Moctar ci delizia con pensieri, citazioni e poesie, con la leggerezza d'un fanciullo, classe 1994. Non solo. Moctar Doumbia, ivoriano d’origine, ha affidato alle pagine di un libro il racconto dello shock culturale che colpisce chi si sposta da dove è nato a un altro Paese. Classe 1986, Marino Marini Olivetti si è laureato in lettere e filosofia a Bologna nel 2010,diplomato in violoncello. Intraprende la carriera di scrittore inizialmente come librettista per il compositore Werner Schwarzenfrei ed il cantautore Francesco Maynardi, in seguito inizia a coltivare la passione per la narrativa e la poesia ed inizia a proporsi nel panorama letterario con alcuni dei suoi lavori. Come sempre l’appuntamento è alle 21,15 nel locale di via Ancina, ma organizzatori e autori saranno già presenti al Vitriol a partire dalle 19,30 per dialogare con chi vorrà qualche anticipazione sulla serata. Si consiglia di prenotare contattando il numero 389.2595316

comunicato stampa

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