Economia - 21 febbraio 2025, 15:34

Cresce ancora il numero delle imprese straniere in provincia di Cuneo: ora sono 5.300 (+7.4%)

In dieci anni un incremento del 38%, anche se la loro incidenza sul totale (8,2%) è ancora inferiore alla media piemontese (12,8%)

La Camera di Commercio di Cuneo

La Camera di Commercio di Cuneo

Il numero di imprese straniere iscritte a fine 2024 presso il Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo è di 5.301 unità, 366 in più rispetto a dodici mesi prima (+7,4%) a conferma della tendenza espansiva che caratterizza questa componente del sistema imprenditoriale cuneese da oltre un decennio e che si traduce in 1.461 imprese in più rispetto al 2014 (+38%), in controtendenza rispetto all’andamento del totale delle imprese in provincia di Cuneo che, in dieci anni, registra una perdita di 5.230 unità (-7,5%). Le imprese guidate da nati all’estero sono rappresentate per il 23,5% da donne e per il 20,2% da giovani

Tuttavia, a dispetto di una numerosità in costante aumento all’interno del sistema economico cuneese, occupano un peso inferiore (8,2%) rispetto alla media piemontese (12,8%).

Nel 2024 il numero delle imprese straniere è aumentato in misura significativa, largamente superiore alla crescita in Piemonte e nel resto del Paese, seguendo un trend consolidato che, negli ultimi dieci anni, ha visto aumentare del 38% il numero delle imprese straniere nella nostra provincia - afferma il Presidente Luca Crosetto -. In alcuni settori la presenza straniera è ormai determinante e risponde a esigenze specifiche della nostra comunità, portando un contributo essenziale non soltanto alla crescita economica ma anche dal punto di vista della coesione sociale e dell'integrazione culturale".

Anche per il 2024, benché i bonus governativi a favore del comparto si siano ridotti in modo significativo, il settore in cui le aziende straniere sono maggiormente presenti si conferma quello delle costruzioni con 1.922 attività registrate, la cui variazione annua risulta del +8,1%. Le attività commerciali accolgono meno di un quarto delle aziende a conduzione straniera e fanno segnare un andamento positivo (+4,0%). Quanto alla dinamica esibita dagli altri principali settori di specializzazione assistiamo all’espansione della base imprenditoriale nelle attività manifatturiere (+17,9%), nei servizi di alloggio e ristorazione (+8,6%), mentre l’agricoltura riporta una flessione dello 0,7%.

L’analisi per forma giuridica segnala una maggiore incidenza di ditte individuali nelle realtà guidate da stranieri rispetto al tessuto imprenditoriale provinciale valutato nel suo complesso (rispettivamente il 78,0% rispetto al 60,5% del totale imprese). Le società di capitale si attestano al 12,7%, mentre le società di persone rappresentano il 7,7% delle aziende a prevalente conduzione straniera, quote che salgono rispettivamente al 15,7% e al 21,6% nella media generale. La rilevanza residuale delle altre forme si attesta rispettivamente all’1,6% per le straniere e al 2,2% per la totalità delle imprese.

Esaminando i dati relativi alla dinamica della componente straniera in base alla forma giuridica emerge una tendenza al progressivo rafforzamento strutturale: le società di capitale chiudono l’anno con una variazione più elevata (+14,8%), seguono le imprese individuali con +7,5%, le società di persone (+4,6%) e le altre forme (-24,5%).

C. S.

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