"No al termovalorizzatore": è questa la posizione dei 13 sindaci della Val Bormida, riunitisi a Cengio il 17 febbraio per confrontarsi e condividere le proprie opinioni su un tema molto sentito. Alla riunione hanno preso parte i primi cittadini di Cairo Montenotte e Cengio (i cui territori sono individuati dal progetto come possibili siti di realizzazione del termovalorizzatore), Bardineto, Bormida, Calizzano, Dego, Giusvalla, Mallare, Massimino, Millesimo, Piana Crixia, Plodio e Roccavignale.
“Troppe sono le ferite ancora aperte per non fare una profonda riflessione – dicono -. La decisione unanime è un 'No' fermo alla realizzazione di un termovalorizzatore in Val Bormida”, spiegano i sindaci in una nota congiunta.
“L’attuale situazione ambientale e quella pregressa non permettono di accogliere un impianto con queste caratteristiche – continuano -. In passato abbiamo assistito, passivamente all’insediamento di aziende chimiche, un biodigestore e una gestione troppo attendista rispetto all'attività di cokeria. La Val Bormida deve cambiare rotta, favorendo da un lato l'insediamento di aziende a basso impatto ambientale e dall'altro valorizzando quanto di bello, interessante e accogliente ha questo territorio”.
“Riteniamo opportuno un incontro immediato di tutti i Comuni valligiani, che invitiamo ad aderire, con i vertici di Regione Liguria per esprimere le motivazioni del no a questo progetto, un no che non è dettato da posizioni ideologiche ma da concrete proposte di uno sviluppo sostenibile”, concludono.