Solidarietà - 18 febbraio 2025, 10:10

A Genova la presentazione dei progetti di Needle, associazione che aiuta il Sud Sudan

Ne fa parte la cuneese Cristiana Lo Nigro

A Genova la presentazione dei progetti di Needle, associazione che aiuta il Sud Sudan

A Caluso quattro giovani amici hanno in comune l’obiettivo di rendere concreti e attuali i propri valori di riferimento. Nel 2012 creano Needle: un’associazione canavesana senza fini di lucro che persegue finalità solidaristiche e di utilità sociale. Negli anni hanno organizzato molteplici eventi sportivi e ricreativi i cui ricavati sono stati devoluti a sostegno di iniziative e progetti locali. Nel 2024 prende forma un ambizioso cambio di prospettiva diventando Organizzazione di Volontariato: cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile in paesi del terzo mondo anche tramite la presenza fisica sul campo in ambito sanitario ed educativo, focalizzandosi sul Sud Sudan, paese più povero al mondo secondo il World Economic Outlook 2024. 

Le attività si svolgono su tre cluster di intervento: Sanitario, Educativo e Sociale. Nell'ambito sanitario gli interventi si sono concretizzati tramite missioni presso l'ospedale di Wau in Sud Sudan nel settore pediatrico e diagnostico, finanziando gli stipendi di due laboratoristi presso l'Health Center. In ambito educativo è stato prodotto del materiale didattico adatto alle scuole in Sud Sudan per la formazione e la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili.

L'ambizione è quella di riuscire a consolidare i progetti sia in Sud Sudan, tramite la realizzazione di progetti di riabilitazione sociale e ampliamento educativo e sanitario, sia in Italia creando una realtà piemontese attiva che sostenga iniziative di formazione nelle scuole in loco e eventi con scopi benefici. In ambito sociale è in atto il supporto al programma di aiuto di "bambini di strada" presso Wau, Sud Sudan. In ambito educativo sta iniziando un progetto di formazione nelle scuole medie del territorio piemontese volto alla sensibilizzazione di cosa significhi occuparsi di cooperazione internazionale.

La serata del 28 febbraio a Genova sarà un'occasione per raccontare tutto questo dando un volto concreto ai volontari, alle opere già realizzate e alle decine di persone che hanno avuto accesso ad un po' di serenità grazie ad interventi da noi considerati basilari che man mano diventeranno più articolati, con lo scopo di portare equità nella vita dei molti esseri umani dimenticati dalla Storia.


 

Cristiana Lo Nigro

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