Il bilancio previsionale 2025 dell'Asl Cn2 registra un disavanzo stimato in 39,5 milioni di euro, in uno scenario in cui il finanziamento regionale resta sostanzialmente invariato rispetto al 2023. A pesare sul bilancio sono soprattutto l’incremento della spesa per il personale, il costo di gestione del presidio ospedaliero Michele e Pietro Ferrero di Verduno e l’aumento dei costi per beni e servizi. L’azienda sanitaria ha previsto un incremento di 3,8 milioni per il personale, legato all’assunzione di 110 unità tra comparto e dirigenza, mentre il canone di gestione del presidio di Verduno aumenterà di un importo analogo. La crescita dell’attività ospedaliera comporta anche maggiori spese per manutenzioni e approvvigionamenti, con una variazione di circa 7,5 milioni di euro rispetto all’anno precedente, mentre la spesa farmaceutica aumenterà del 10%, per un impatto stimato di 2 milioni di euro.
Un elemento critico resta il saldo della mobilità sanitaria, che registra un passivo di 23,1 milioni di euro, peggiorando il dato del 2024. L’ASL CN2 punta a invertire la tendenza, potenziando i servizi per attrarre pazienti da fuori regione e riducendo la necessità per i residenti di rivolgersi ad altre strutture sanitarie.
Nonostante il contesto economico complesso, il Piano degli investimenti 2025-2027 prevede interventi strategici per migliorare l’offerta sanitaria sul territorio. Tra le operazioni più significative figurano la riqualificazione energetica del SERD di Alba e del poliambulatorio di Bra, per un valore di 1,8 milioni di euro, e l'acquisto di una nuova TAC per il pronto soccorso di Verduno, con un investimento di 500mila euro. L’adeguamento dell’elisuperficie dell’ospedale di Verduno per consentire voli notturni, con un costo di 200mila euro, è un altro tassello nella riorganizzazione della rete emergenziale.
Parallelamente, l’Asl Cn2 investe nella digitalizzazione delle Case e Ospedali di Comunità di Alba, Bra, Canale e Cortemilia, destinando 600mila euro all’acquisto di nuove attrezzature informatiche. La riorganizzazione passa anche attraverso il rinnovamento delle infrastrutture sanitarie esistenti: l’ex Ospedale di Bra sarà oggetto di un intervento di coibentazione energetica, per un costo complessivo di 1,8 milioni di euro.
L’obiettivo resta quello di mantenere elevati gli standard assistenziali, migliorare la gestione delle liste d’attesa e rafforzare le cure domiciliari. Tuttavia, il pareggio di bilancio non è ancora a portata di mano e resta legato alle scelte regionali in tema di finanziamenti e all’attuazione di misure di contenimento dei costi.