Il dibattito sull’ubicazione del nuovo impianto termovalorizzatore in Liguria è al centro dell’attenzione, con la discussione che coinvolge le cinque aree potenzialmente idonee secondo lo studio commissionato dall’Arlir (Agenzia Regionale per i Rifiuti) a Rina. Tra queste, spiccano Vado-Quiliano, Cairo Montenotte, Valle Scrivia, la discarica di Scarpino e, soprattutto, l’area ex Acna di Cengio.
Quest’ultima sembrerebbe essere in pole position per ospitare il nuovo impianto, e non solo per motivi legati alla disponibilità del terreno, ma anche per un elemento cruciale che emerge con chiarezza: l’accessibilità tramite ferrovia.
Secondo le regole di ingaggio specificate dalla Giunta regionale, l'impianto dovrà garantire un'“ottimale accessibilità/intermodalità”, con particolare attenzione alla riduzione del trasporto su gomma. Questa condizione implica la necessità di un collegamento ferroviario. Leggendo attentamente il piano, l'ex Acna potrebbe essere l'unica in grado di soddisfare questa esigenza senza richiedere nuovi investimenti per linee ferroviarie o il ripristino di tratte abbandonate da tempo.
La scelta di Cengio come sito principale si rafforza proprio grazie a questo elemento: un impianto di termovalorizzazione, infatti, richiede un trasporto efficiente e sostenibile dei rifiuti, e l'accesso ferroviario è la soluzione ideale per ridurre l’impatto ambientale del trasporto su strada. L’area di Cengio dispone già della connessione ferroviaria necessaria, una risorsa che potrebbe risultare decisiva per la realizzazione di un impianto in linea con le direttive regionali.
Il documento del Rina non si limita a fornire indicazioni geografiche, ma entra nel merito delle soluzioni tecnologiche, mettendo a confronto i due principali approcci: il Waste to Energy (WTE) e il Waste to Chemical (WTC). Quest'ultimo, pur essendo un'opzione teoricamente possibile, non risulta ancora consolidato a livello industriale, con impianti operativi autorizzati. Al contrario, il WTE, che prevede la produzione di energia attraverso la combustione dei rifiuti, è una tecnologia consolidata e largamente adottata, come chiarito nel report.
L’ipotesi di realizzare un termovalorizzatore con produzione di energia sembra quindi l'unica soluzione praticabile, in un contesto in cui l’efficienza logistica gioca un ruolo cruciale. L'area ex Acna di Cengio, grazie alla sua infrastruttura ferroviaria già esistente, si presenterebbe come l’unico sito in grado di soddisfare ipoteticamente le richieste della Giunta regionale, promuovendo la sostenibilità e l’intermodalità, riducendo il trasporto su strada e ottimizzando i flussi logistici.