Giovedì 20 febbraio alle ore 20.45 presso la Biblioteca di Farigliano, il dottor Stefano Sandroni, educatore socio culturale/drammaterapeuta e la dottoressa Lara Raineri, psicologa/psicoterapeuta familiare e sistemico relazionale, terranno un incontro dal titolo: "ADOLESCENTI DIGITALI, CONOSCERE E COMPRENDERE I RAGAZZI DI OGGI", per sensibilizzare su un uso sicuro e consapevole della tecnologia.
In un’epoca in cui la digitalizzazione permea ogni aspetto della nostra quotidianità, l’educazione digitale diventa un pilastro fondamentale per la formazione delle nuove generazioni. Cellulari, pc, tablet, videogiochi e tutti gli apparecchi tecnologici fanno ormai parte della nostra vita quotidiana e hanno modificato il modo di fruire notizie, informazioni e intrattenimento ma, soprattutto, di comunicare.
Questo è tanto più vero per i ragazzi che, una volta arrivati alla preadolescenza e all’adolescenza, non riescono più a vivere senza cellulari. I social network sono ormai diventati il loro principale mezzo di comunicazione e di intrattenimento. Domandarsi quali compiti di sviluppo e quali necessità si nascondano dietro l'utilizzo di questi apparecchi è fondamentale per conoscere i nostri figli, le loro necessità e per intervenire in modo adeguato ed efficace.
Limitare il tempo dedicato al digitale, lo “screen time” secondo gli esperti anglosassoni, non è sufficiente per proteggerli e salvaguardare il loro benessere. Sono tutti comportamenti che vanno indagati, compresi e inseriti in un contesto di sviluppo anche perché, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio scientifico sull’educazione digitale, una percentuale significativa di giovani sperimenta esperienze negative online, tra cui cyberbullismo, violazioni della privacy e interazioni indesiderate a sfondo sessuale.
Contrastare questo è l’obiettivo e l’auspicio che si pone la serata: aiutare i genitori a comprendere i vissuti e le necessità degli adolescenti e suggerire interventi adeguati ed efficaci perché la risposta non può ridursi a divieti o restrizioni, bensì deve passare attraverso una formazione attiva e partecipata.