Attualità - 13 febbraio 2025, 17:55

Dieci anni fa la scomparsa di Michele Ferrero: così la capitale delle Langhe rinnova il ricordo del geniale imprenditore

Visione e carisma, amore per il prodotto e fiuto commerciale: il suo lascito continua a essere fonte di ispirazione per tutto il territorio

Michele Ferrero si spense nel pomeriggio di sabato 14 febbraio 2015 nella sua abitazione di Monte Carlo

Michele Ferrero si spense nel pomeriggio di sabato 14 febbraio 2015 nella sua abitazione di Monte Carlo

Un’azienda che è diventata un modello globale, un marchio che ha conquistato milioni di consumatori e un approccio imprenditoriale che ha sempre anteposto il benessere delle persone al profitto. Michele Ferrero non è stato solo un genio dell’industria dolciaria, ma un uomo che ha saputo coniugare innovazione e valori umani, lasciando un’impronta profonda nella sua terra e nel cuore di chi lo ha conosciuto. A dieci anni dalla sua scomparsa, la città di Alba si prepara a rendergli un ideale omaggio, mentre la sua eredità continua a manifestarsi nel lavoro della Fondazione Ferrero, nelle iniziative solidali e nel welfare aziendale che porta il suo nome.

Il "signor Michele", come lo chiamavano con affetto i suoi dipendenti, l’imprenditore nato a Dogliani da una famiglia originaria di Farigliano, si spense nel pomeriggio di sabato 14 febbraio 2015 a Montecarlo, poche settimane prima di compiere i 90 anni

Le esequie, celebrate nel Duomo di Alba, videro una folla sterminata e la presenza delle più alte cariche dello Stato, segno di un’impronta indelebile lasciata nella storia industriale italiana. Alba diede così l'addio all’uomo che aveva portato una piccola pasticceria di provincia, i cui locali sono ancora visibili in via Maestra, alle dimensioni del colosso internazionale che oggi conosciamo. 

Chi ha lavorato con lui lo descrive come un genio imprenditoriale. Fondamentale l’invenzione della Nutella, marchio conosciuto e venduto in tutto il mondo, che nel 2024 ha festeggiato i suoi primi sessant'anni. Il 29 settembre 2015, nel giorno in cui si festeggia San Michele Arcangelo, la capitale delle Langhe gli intitolerà la sua piazza Savona.

Un ricordo che si rinnova

Nel decennale della scomparsa, la famiglia Ferrero ha pubblicato un messaggio su quotidiani e settimanali locali, confermando la consueta sobrietà nel ricordo dell’imprenditore: "La moglie Maria Franca, il figlio Giovanni con la consorte Paola, la nuora Luisa e i nipoti tutti ricordano con affetto la Sua memoria, a quanti lo conobbero e l’amarono, l’operosità della figura e il luminoso talento". La celebrazione in suffragio si terrà venerdì 14 febbraio alle ore 18 nella cattedrale di Alba, un momento di raccoglimento e di gratitudine per un uomo che ha sempre anteposto la comunità al successo personale.

Anche Bosia, piccolo comune dell’Alta Langa, ha organizzato un momento di preghiera dedicato a Ferrero: sabato 15 febbraio, alle 16.30, sarà celebrata una Messa in suo onore, voluta dall’Amministrazione guidata dal sindaco Ettore Secco. Il paese, nel 2016, ha intitolato all’imprenditore il piazzale della fermata degli autobus, un luogo simbolico da cui molti bosiesi partivano per lavorare nello stabilimento Ferrero di Alba. "Un segno di riconoscenza per chi ha saputo coniugare il progresso industriale con la dignità delle persone", sottolinea il primo cittadino.

L'ospedale, piazze e libri: un’eredità che vive

In questi dieci anni, il nome di Michele Ferrero ha continuato a essere un punto di riferimento per Alba e il territorio. L’ospedale di Verduno, inaugurato nel settembre 2020, porta il suo nome insieme a quello del figlio Pietro, scomparso prematuramente nel 2011. 

Ribattezzata piazza Michele Ferrero, dal settembre 2022 l’ex piazza Savona è stata ufficialmente e impreziosita da un’installazione dell’artista Valerio Berruti, donata alla città dalla famiglia.

Nello scorso aprile, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 99° compleanno, è stata pubblicata la biografia "Michele Ferrero. Condividere valori per creare valori", scritta dal giornalista Salvatore Giannella. Il libro rappresenta un’opportunità per diffondere, anche a livello nazionale, la storia di un uomo capace di unire innovazione e attenzione per la comunità.

In un'epoca che necessita di figure di riferimento positive, la narrazione della sua vita diventa un esempio prezioso per le nuove generazioni, attraverso le sue creazioni iconiche come la Nutella, gli ovetti Kinder e l’Estathè, ma anche grazie a una visione imprenditoriale che ha sempre messo al centro le persone e il loro benessere.

Redazione

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