Confagricoltura Cuneo guarda con apprensione alla possibile introduzione di dazi da parte dell’amministrazione americana sui prodotti agroalimentari europei ed italiani.
“Auspichiamo che la diplomazia porti a scongiurare una guerra commerciale con gli Stati Uniti – dichiara Roberto Abellonio, direttore Confagricoltura Cuneo -. Se i dazi venissero imposti, le ripercussioni sarebbero notevoli sul nostro agroalimentare, specie se dovessero colpire prodotti come il vino, traino del nostro export negli USA, suo mercato principale. Il comparto sta già vivendo un momento non semplice e questo sarebbe un ulteriore duro colpo. Con Stati Uniti e Cina che parlano di dazi, da un lato, e il penalizzante accordo di libero scambio Ue-Mercosur, dall’altro, l’Europa rischia di restare schiacciata ed è chiamata a superare la troppa burocrazia e rigidità che la contraddistinguono”.
Secondo Confagricoltura, se l’Unione Europea vuole tornare ad essere competitiva è chiamata a ridurre drasticamente gli oneri burocratici sulle imprese, come confermato di recente dallo stesso Commissario europeo per l’Economia, Valdis Dombrovskis che ha annunciato l’obiettivo di diminuire del 25% gli oneri amministrativi per tutte le imprese e del 35% per le piccole e medie imprese (PMI) entro la fine del mandato ossia il 2029. Una semplificazione che non mira ad abbandonare gli obiettivi del Green Deal ma, secondo quanto dichiarato, a raggiungerli in modo più efficiente e costi inferiori. “Interventi urgenti in ottica di semplificazione per il settore agricolo vanno apportati, però, anche in Italia; penso ad esempio alle complessità del Quaderno di Campagna digitale e alla gestione delle pratiche legate al carburante agevolato”, dice ancora il direttore Abellonio.
Tornando ai possibili dazi USA il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, aggiunge “Siamo preoccupati, perché il nostro agroalimentare è fatto di produzioni di eccellenza, penso ai prosciutti o ai formaggi, molti DOP, che in questi anni si sono affermati sul territorio americano e che con i dazi sarebbero fortemente penalizzati Sarebbe un danno per tutti: per le nostre aziende, ma anche per i consumatori americani, che hanno dimostrato di apprezzare il nostro Made in Italy e si troverebbero a pagarlo molto di più. Ad eventuali dazi l’Europa dovrà rispondere con misure simili, incrinando però rapporti costruiti in decenni”.
Sempre in tema di barriere commerciali, Confagricoltura manifesta perplessità, infine, nei confronti della proposta dell’Unione europea di introdurre dazi su alcuni fertilizzanti in arrivo da Russia e Bielorussia. La Confederazione ritiene questa misura compromissoria per la produzione agricola italiana, dal momento che non sussistono prodotti sostitutivi di uguale qualità in altri mercati.
“Tutto questo avrebbe un impatto negativo sulla competitività delle nostre imprese per via dell’innalzamento dei prezzi dei fertilizzanti e provocherebbe un calo della produttività legato a una riduzione della qualità e della disponibilità degli stessi” dicono da Confagricoltura.