Cronaca - 12 febbraio 2025, 17:05

Maltrattata dall'ex compagno, lui si difende in aula: "Me la vuole far pagare perché la casa è rimasta a me"

Una storia di violenza domestica che arriva dal Monregalese. "Lanciò un vasetto di yogurt a nostra figlia. Poi mi colpì con una scopa" ha spiegato la donna

L'aula del tribunale di Cuneo

L'aula del tribunale di Cuneo

L’ultimo episodio di violenza risalirebbe ad una sera di settembre del 2022 quando lui, dopo aver lanciato addosso alla figlia di otto mesi un vasetto di yogurt, l’avrebbe colpita con un manico di scopa. 

Ma prima di quello, come spiegato dalla ex convivente, L.D.M., suo ex, l’avrebbe picchiata altre volte. I due monregalesi stavano insieme dall’inizio del 2020 e gli episodi violenti sarebbero iniziati già nell’autunno di quell’anno, per arrivare poi ad aprile 2021, quando lei era incinta della loro bambina. E fu proprio in quell’occasione che la donna andò in caserma a Mondovì.  

A riferirlo in tribunale a Cuneo, dove l’uomo deve rispondere di maltrattamenti aggravati, era stato il vicebrigadiere che raccolse la testimonianza della donna e che, nonostante indossasse la mascherina, presentava un’abrasione sotto l’occhio e sullo zigomo. Ma quei litigi, come sostenuto dall’imputato davanti al giudice, sarebbero stati solo verbali.

“Diceva che era dispiaciuto - aveva riferito lei- e che sarebbe cambiato. Lo prometteva sempre”. 

Dietro quei presunti maltrattamenti ci sarebbe stato l’uso di alcol e droga da parte dell'ex compagno: “Beveva sia a casa sia fuori – aveva ricordato la donna-. A volte tornavo dal lavoro e lo trovavo sdraiato a terra. Lasciava tracce di polverina bianca. Mi aveva detto che faceva uso di cocaina ma poi aveva iniziato a dire che ero fissata. Gli dissi che avevamo bisogno di aiuto ma lui rifiutò sia l’aiuto di un prete mio conoscente sia di uno psicologo da cui mi ero resa disponibile ad accompagnarlo. Quando beveva mi insultava, diceva che non valevo niente e che ero stata un ripiego dopo la sua ex”. “Ho fatto due o tre volte l’esame del capello - ha ribattuto lui-: al lavoro fanno gli alcol test e i test antidroga”. 
 

Dopo la litigata del settembre 2022, poi, la donna si convinse e lo denunciò. Ma L.D.M. ha negato ogni addebito. Quei lividi che erano stati notati del vicebrigadiere altro non sarebbero, a suo dire, che la conseguenza di una caduta accidentale: “Le avevo dato un pizzicotto sul gluteo per scherzare - ha detto lui - quella sera avevamo anche un po’ bevuto: lei è andata fuori di testa, è inciampata e se l’è presa con me”. Quanto all’episodio del 2022, nessuna violenza ci sarebbe mai stata: sarebbe stata lei a colpire lui. “Lei ha sbattuto sul tavolo una paletta antizanzare e si è provocata qualche graffietto, agitandola”.

Ma qual è, allora, il motivo di tutte quelle accuse false, ha chiesto il pm. “Avevamo una casa bella con dei bei mobili - ha risposto lui-. Essendo rimasta a me, dopo aver deciso di chiudere la storia me l'ha voluta far pagare”. 

La discussione è fissata per il 12 marzo.

CharB.

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