Milva Rinaudo, ex sindaca di Costigliole Saluzzo e attuale dirigente dell'istituto Grandis di Cuneo, nelle scorse settimane è stata colpita da un grave lutto.
Lo scorso 14 gennaio è infatti mancato suo fratello Pierpaolo, a soli 48 anni.
La Rinaudo ha inviato una lettera con la quale ringrazia il personale dell'ospedale Santa Croce e carle di Cuneo.
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Gentili dottori, Infermieri, operatori socio-sanitari e tutto il personale del reparto di Medicina ad Alta Intensità dell’Ospedale Santa Croce di Cuneo, ma soprattutto gentili uomini e donne, che con umanità, umiltà e tanta professionalità, vi siete presi cura di mia mamma e di tutta la mia famiglia in un periodo tanto buio della nostra vita.
Con profonda gratitudine e sincera riconoscenza desidero rivolgere a Voi tutti un sentito ringraziamento per il calore che ha accompagnato la vostra straordinaria professionalità e con cui avete assistito mia madre durante il suo ricovero il 14 gennaio scorso.
Dopo la tragica e inaspettata scomparsa di mio fratello Pierpaolo, il vostro supporto non è stato soltanto medico ma soprattutto umano e fatto di quei piccoli e silenziosi gesti, parole sussurrate e attenzioni che hanno rappresentato per noi il conforto necessario ad affrontare un momento di dolore indescrivibile.
Con competenza e sentire avete coniugato la vostra esperienza professionale con l’empatia, connubio che conduce ben oltre il semplice dovere e ci deve rendere orgogliosi e consapevoli del valore della nostra sanità pubblica, fatta di persone straordinarie.
Un grazie speciale alla dottoressa Maura Anfossi e al dottor Andrea Pascale del Trauma Center Psicologico dell'ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo che, con grande dedizione, ci sono stati accanto anche al di fuori della loro orario, dimostrando un senso del dovere e un'attenzione che vanno oltre ogni aspettativa.
Il vostro operato è la prova che l’eccellenza sanitaria non è solo una questione di competenze ma anche di umanità e vicinanza ai pazienti e alle loro famiglie. Per questo vi saremo per sempre riconoscenti.
Con stima e profonda gratitudine,
Milva Rinaudo e famiglia