Il presidente Silvano Dovetta ha convocato per mercoledì sera, 12 febbraio, alle 19 a Frassino presso la sede, il Consiglio dell’Unione montana Valle Varaita con un solo punto all’ordine del giorno: “Conferma della modifica dello Statuto dell’Unione in riferimento alla delibera del 16 novembre 2024”.
Il tema della variazione dello Statuto è oggetto da mesi di polemiche, che vedono in prima fila il Comune di Brossasco, i cui amministratori – come noto – hanno presentato un ricorso al Presidente della Repubblica ritenendo la modifica immotivata e impropria. Ora, alla vigilia della nuova assemblea dell’Unione, il sindaco Paolo Amorisco e il suo vice Patrick Ribodetti tornano sulla questione rinfocolando la polemica.
“La convocazione di un nuovo Consiglio dell’Unione montana per confermare la modifica statutaria dello scorso settembre – scrivono in un comunicato - è una clamorosa ammissione di colpa. Dopo mesi in cui il presidente Dovetta e il suo cerchio ristretto hanno ostentato sicurezza, rassicurando gli amministratori che nutrivano dei dubbi, oggi la verità viene a galla: la prima grande frottola l’hanno raccontata proprio ai rappresentanti dei Comuni che sostengono la sua presidenza perpetua. Se erano così certi della legittimità di quella modifica, perché ora sono chiamati a rivotarla?”
“Lo scorso autunno – spiegano Amorisco e Ribodetti - è stata approvata una modifica dello statuto per eliminare il limite dei due mandati e consentire a Dovetta di ricandidarsi alla presidenza. All’epoca, ci veniva detto con spavalderia come tutto fosse perfettamente in regola. Ora, invece, assistiamo ad un’operazione patetica e grottesca, un tentativo goffo di mettere una pezza su qualcosa che, evidentemente, tanto regolare non era”.
“Se le prime frottole sono state raccontate agli stessi amministratori che dovrebbero sostenerlo, non osiamo immaginare quali storie si racconteranno ai cittadini. Questa vicenda – affermano ancora - è una chiarissima prova di come qualcuno consideri le istituzioni un giocattolo personale. Ma le regole non sono un optional e la credibilità si costruisce coi fatti, non con gli artifici”.