Sport invernali - 09 febbraio 2025, 16:26

Sci di fondo, Mondiali U23: strepitoso argento per il quartetto azzurro trascinato dai cuneesi Davide Ghio e Martino Carollo

I Campionati Mondiali juniores e under 23 di Schilpario, località bergamasca, si sono ufficialmente chiusi con la staffetta mista under 23, vinta dalla Norvegia. Terzo posto per la Finlandia

Sci di fondo, Mondiali U23: strepitoso argento per il quartetto azzurro trascinato dai cuneesi Davide Ghio e Martino Carollo

I Campionati Mondiali juniores e under 23 di Schilpario, località bergamasca, si sono ufficialmente chiusi con la staffetta mista under 23. 

Non solo, ma si sono chiusi nel migliore dei modi anche in ottica azzurra, dato che è arrivata una pesantissima medaglia d’argento per il quartetto italiano composto da Davide Ghio, Nadine Laurent, Martino Carollo, Maria Gismondi. 

Una gara davvero encomiabile per i giovani azzurri, che si sono sempre mantenuti nelle posizioni di testa, con tanta grinta, tenacia e supportati da sci veramente ottimali! Un riscatto soprattutto per Maria Gismondi, che veniva da una modesta 17ma posizione nell’amata 10 km a skating, dove però le condizioni trovate erano davvero proibitive. L’importanza di questo argento è ancora più grande se consideriamo che due azzurri (Ghio e Gismondi) appartengono al primo anno di categoria e gli altri due al secondo, quindi potenzialmente potrebbero partecipare anche i Mondiali del prossimo anno.

I mondiali si chiudono in linea con come sono iniziati e si sono poi svolti, ovvero con una vittoria della Norvegia. Il quartetto (T. L. Mollestad / A. Sand / M. Holbæk / E. Ingebrigtsen) è stato semplicemente superiore al resto della concorrenza e ha sfruttato soprattutto il lavoro di Anniken Sand, che ha dato al fenomenale Holbaek il vantaggio di cui aveva bisogno per fare il vuoto. 

Terza posizione per la staffetta della Germania (E. Keck / V. Veit / M. Kastner / H. Hoffmann), grazie soprattutto all’ultima frazione della fenomenale Helen Hoffmann, autrice di un recupero davvero eccezionale! Quarta posizione che sa un po’ di beffa per i fondisti francesi (V. Cullet Calderini / C. Pagnier / M. Blanc / L. Perry) che, per la condotta di gara odierna, si sarebbero meritati di salire su quel podio che invece sfugge in volata per soli 0.2”.

Al termine del primo giro è a sorpresa il francese Calderini a dettare l’andatura, con il norvegese Mollestad che appare molto pimpante, ma non è da meno l’italiano Davide Ghio. 

Nel secondo e ultimo giro della prima frazione Ghio risponde molto bene all’accelerata del norvegese che screma decisamente il gruppo di testa, ridotto a sole quattro unità! Al cambio infatti si presenta il quartetto composto da Norvegia, Germania, Italia, Francia con 16’’ sulla Finlandia. Naufragio della Svezia che pare aver completamente sbagliato la preparazione dello sci di Grahn. 

La seconda frazione vede il tentativo di rientro della finlandese sul gruppo di testa, che però resta composto da 4 atlete. L’Italia schiera Nadine Laurent, che ha fatto bene in entrambe le prove individuali in classico. Da tenere d’occhio la norvegese Anniken Sand, senza sottovalutare Veit per la Germania (che in ultima frazione avrà Helen Hoffmann) e la francese Pagnier. Nel secondo giro Sand inizia ad accelerare il ritmo e mette in difficoltà soprattutto la francese, mentre Nadine Laurent riesce a restare sulle sue code. Ottima frazione di Nadine Laurent che nel tratto finale perde il contatto con la norvegese, ma cambia comunque al secondo posto (+13.4’’) con 6’’ di margine sulla Germania e quasi 18’’ sulla quarta posizione della Francia. 

L’Italia schiera la sua punta in terza frazione, Martino Carollo, medaglia di bronzo nella 10 km a tecnica libera. Difficile pensare di tornare sulla Norvegia di Mathias Holbaek, ma è necessario mettersi al riparo dall’attacco della Germania e della Francia. Invece è la Finlandia con Niko Anttola a riportarsi sulle nazioni che lo precedevano e a staccarle, mentre Carollo naviga costante in seconda posizione, mantenendo quei 15’’ di vantaggio fondamentali sugli inseguitori. 

All’ultimo cambio guida la Norvegia con 43.7’’ sull’Italia e 57.5 sulla Finlandia. 

Maria Gismondi ha il compito non semplice di guidare il quartetto azzurro verso una medaglia da sogno. Per farlo, deve guardarsi le spalle da almeno due atlete pericolose ed eventualmente dal tentativo di rimonta titanica di Helen Hoffmann. Gismondi parte molto convinta e allunga sulle due più prossime inseguitrici, ma da dietro la tedesca sembra aver messo il turbo. Davanti, come accaduto all’ultima frazionista norvegese tra gli juniores, Eva Ingebrigtsen ha il solo compito di non strafare e di arrivare al traguardo. Gismondi tiene un passo eccellente, spinge in salita e non accenna a dare alcun cedimento e da dietro nessuna ha la possibilità di rientrare. Si profila una medaglia d’argento meravigliosa per la squadra italiana!

comunicato FISI

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