Poter raccontare la propria esperienza e la propria città a un tavolo prestigioso come quello di City Vision è un’opportunità a cui molti amministratori anelano. A questa occasione ha aderito il sindaco di Ceva, Fabio Mottinelli, che nella mattinata di lunedì 3 febbraio ha preso parte alla tappa milanese di City Vision avente come tematica “Città, salute e benessere”. City Vision, format votato a sviluppare i temi inerenti le “smart cities”, le città del futuro, non può prescindere dal mettere tra i suoi focus la salute dei cittadini e la relativa gestione dei servizi sanitari.
L’intervento del primo cittadino, afferente al ruolo del sindaco nella prevenzione attraverso la programmazione e l’associazionismo, ha portato al centro il ruolo dell’amministrazione nell’incentivare le attività della propria comunità.
Che cosa significhi amministrare una città che abbia al centro la prevenzione, favorendo le buone pratiche, incentivando la maggior varietà possibile di associazionismo e facendo rete tra Comuni, associazioni, Aziende Sanitarie e assicurazioni è uno degli obiettivi non solo di un sindaco, ma di tutta l’istituzione comunale, un impegno condiviso che faciliti la tutela della salute per i propri cittadini.
Una città come Ceva, sede di un presidio ospedaliero e di enti e associazioni votati all’assistenza socio-sanitaria, ha trovato nel panel di City Vision numerosi soggetti con cui confrontarsi in un reciproco scambio di suggestioni e spunti di crescita.
Il dialogo tra Pubblica Amministrazione, imprese e mondo accademico pone l’accento sulla necessità di creare rete, in modo tale che ognuno di questi punti, collegato agli altri, diventi il sostegno per una società in grado di accogliere le istanze del domani.
“Per me è stato un grande onore poter prendere parte al tavolo di lavoro di City Vision” ha commentato il primo cittadino cebano. “Il ruolo di un sindaco e, per estensione, di un’amministrazione è prendersi cura dei cittadini, non in senso paternalistico ma mettendo in campo tutti gli strumenti per garantire un’assistenza adeguata alle necessità attuali e a quelle che si possono profilare nel prossimo futuro. L’associazionismo in un Comune è fondamentale, è una parte integrante della comunità, e l’associazionismo di tipo socio-sanitario può non sostituirsi ma supportare l’attività sanitaria professionale”.
La sanità territoriale è parte integrante dei territori e in costante dialogo con chi li amministra e con chi li vive, affinché una città possa definirsi davvero smart lo sviluppo sanitario non può essere escluso dal processo di innovazione, un’innovazione capace di guardare alle tecnologie all’avanguardia senza perdere il suo umanesimo.