Rivediamo il calendario delle aperture festive nei centri commerciali.
E’ la richiesta che arriva dalla Uiltucs di Cuneo, il cui segretario provinciale Fabio Bove guarda all’incontro che giovedì 20 febbraio lo metterà di fronte al sindaco di Alba Alberto Gatto – insieme a lui saranno presenti due Rsa operanti presso il centro commerciale Alba Center di corso Asti – per affrontare e discutere un tema che tocca una fetta significativa degli oltre 9mila addette e addetti impiegati in provincia in un settore nel quale la rappresentanza femminile è particolarmente marcata.
“Ringraziamo il sindaco Gatto per aver risposto immediatamente alla nostra richiesta di incontro – dice il segretario Bove –, cosa non scontata, dal momento che già nel 2022 avevamo avanzato alla precedente amministrazione una proposta analoga, richiesta che nei fatti non ha mai avuto un riscontro".
"Porteremo al sindaco, tramite i nostri delegati, il reale vissuto di chi opera da anni nel settore commercio, e il relativo disagio che comportano le aperture selvagge di questo settore ai lavoratori e alle loro famiglie", dice ancora il segretario provinciale della Uiltucs, convinto della necessità che la politica intervenga per meglio regolamentare le aperture con leggi mirate.
Aspettative in proposito vengono riposte in una proposta di legge avanzata nel dicembre scorso e che prevederebbe un pacchetto di sei giorni di chiusure annuali obbligatorie (Natale, Pasqua, 1° Maggio, Ferragosto, Capodanno e Santo Stefano) per centri commerciali e Grande Distribuzione Organizzata.
"Come Uiltucs di Cuneo – dice in proposito Bove – condividiamo questa proposta e riteniamo che possa essere un primo passo verso una nuova e condivisa regolamentazione del lavoro festivo".
"Al sindaco – conclude – chiediamo di portare a livello regionale e nazionale la voce di lavoratori e lavoratrici del settore terziario, in modo da poter sensibilizzare sempre più la politica in merito a questa importante tematica, per fare in modo che finalmente vi sia una legge che tuteli dipendenti anche delle aziende minori che sono una parte importante del tessuto economico della nostra provincia".