Dall'intenso viaggio della memoria ad Auschwitz alla stagione turistica appena trascorsa, fino alla valorizzazione della cultura nei progetti futuri. Il vicesindaco Caterina Pasini, con deleghe al turismo e alla cultura, traccia un quadro delle iniziative in corso e delle sfide che attendono la città.
“Partecipare al treno della memoria è stata un'esperienza forte e necessaria”, racconta Pasini, che ha accompagnato una delegazione di 300 studenti albesi nel viaggio verso i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. “Il Comune di Alba sostiene questa iniziativa ogni anno, convinto del suo valore formativo. Ho visto con i miei occhi quanto sia importante che i ragazzi ripercorrano la storia del nazifascismo e comprendano cosa possano generare i totalitarismi. Per questo motivo, il viaggio deve essere affrontato con una preparazione adeguata: anche per me, che l'ho vissuto da adulta per la prima volta, è stato un impatto molto forte”. Gli studenti hanno seguito un percorso didattico strutturato, con momenti di approfondimento anche presso l'Università di Cracovia.
La programmazione futura e l'attualità
Dalla memoria storica alla dimensione contemporanea, il vicesindaco tocca il tema del turismo. Il 21 febbraio è in programma il primo incontro con il nuovo presidente dell'Ente Fiera, organismo strategico per la promozione del territorio. “La scelta della nuova governance è stata guidata dall'esperienza e dalla competenza delle persone coinvolte, al di là delle appartenenze politiche. La Fiera rappresenta un patrimonio di Alba, e l'obiettivo è quello di garantirne la crescita e l'innovazione”.
Un altro tassello importante è il MUDET, il Museo del Tartufo, che ha chiuso il 2024 con 10.000 ingressi, quasi tutti paganti. “Un ottimo risultato per il primo anno di attività. Il MUDET ha enormi potenzialità, non solo come museo, ma anche come spazio per mostre temporanee. Si può ancora crescere, introducendo elementi di multimedialità e di esperienza sensoriale”.
Non mancano riflessioni su temi di attualità, come l'inasprimento del Codice della Strada e il suo impatto sul turismo enogastronomico. “Il vino resta un pilastro della nostra offerta turistica, insieme al tartufo. L'obiettivo non è cambiare l'esperienza del visitatore, ma renderla più consapevole: degustare con attenzione, prendersi il tempo necessario prima di mettersi alla guida o scegliere mezzi di trasporto alternativi. In futuro potremmo lavorare con gli organizzatori degli eventi per fornire strumenti di misurazione del tasso alcolemico o incentivare servizi di trasporto dedicati”.
Un ultimo pensiero viene dedicato alla cultura di cui il vicesindaco ha le deleghe: "Alba deve consolidarsi come centro di riferimento culturale. Stiamo lavorando a nuovi eventi e mostre che daranno ulteriore valore al nostro patrimonio, ma per ora non possiamo anticipare dettagli. Quello che posso dire è che la cultura sarà sempre più centrale nei nostri progetti”.