Sarà all’interno del nuovo palazzo Santa Croce – destinatario di una parte importante dei fondi PNRR destinati alla cultura – che i giovani di Cuneo troveranno (finalmente?) un luogo vero e proprio di aggregazione comunitaria. Uno spazio pensato, realizzato e costruito dal punto di vista della funzionalità con e per i giovani. E soprattutto – finanziamenti permettendo – disponibile in circa un anno di tempo.
A darne conto nella serata di ieri (mercoledì 5 febbraio) l’assessora alla Cultura Cristina Clerico, nella riunione della VI commissione che ha visto protagonisti i membri del direttivo della consulta giovanile cittadina capitanati dal presidente – al terzo mandato – Gabriele Farina. Presenti anche il presidente di commissione Erio Ambrosino e i consiglieri.
La consulta giovanile e il suo nuovo direttivo
Il nuovo direttivo della consulta giovanile è entrato ufficialmente in carico a seguito dell’ultima assemblea del 22 gennaio scorso e risulta composto da rappresentanti dell’associazionismo cittadino, studenti delle scuole superiori del capoluogo e universitari e rappresentanti della consulta studentesca provinciale.
Tutti membri nuovi, insomma, intenzionati a lavorare per la creazione di politiche giovanili concrete ed efficaci e per ampliare quanto più possibile il bacino di iscritti per operare un costante ricambio generazionale. Un concetto forse curioso, se si pensa alla natura dell’associazione, ma che si esplica nella necessità costante del direttivo di assicurare un “dopo di noi” alle attività della consulta stessa: senza nuovi giovani intenzionati a farla funzionare, il destino – nonostante l’impegno e la fatica di questi ultimi anni – può essere uno soltanto.
Statuto, sondaggi e spazi utilizzabili
Durante la commissione sono stati principalmente tre i temi affrontati dal direttivo e dal presidente Farina.
Il primo ha riguardato alcune variazioni di statuto, modifiche maturate negli anni di attività e a seguito di una migliore comprensione di come il lavoro di un ente possa funzionare: viene introdotto un regolamento, per la consulta, il mandato del direttivo viene raddoppiato da uno a due anni con possibilità di rielezione – nell’ottica dell’offrire maggiore stabilità ai progetti -, si conferisce la possibilità ai rappresentanti degli istituti scolastici di far parte del direttivo e si amplia la possibilità per i soggetti “singoli” non facenti parte di associazioni o istituzioni di inserirsi nei meccanismi della consulta.
Il secondo è sceso più nei particolari dell’attività dell’ente facendo riferimento ad almeno tre sondaggi d’opinione lanciati nel mondo giovanile cittadino e provinciale negli ultimi tempi dall’Informagiovani del Comune, dall’istituto dei Geometri e dalla consigliera regionale di AVS Giulia Marro. Da questi appare come centrale l’aspetto della difficoltà comunicativa relativamente a impegni e iniziative messe in piedi dalla consulta e la conseguente difficoltà per gli utenti ad accedere a informazioni in merito: “Lavorare su grafica e capillarità informativa è fondamentale – ha chiarito Farina -. L’obiettivo dev’essere mettere in rete le associazioni e i soggetti cittadini, che siano già compresi nella consulta o meno e specialmente nell’ottica di avvicinare i nostri giovani a quelle che difficilmente riescono a raggiungerli”. Soltanto in seconda battuta, la scarsità di spazi ed eventi veri e propri.
Come detto, fondamentale è stato l’accenno alla carenza di spazi plausibili in città e Farina ha citato nuovamente la futura sede delle biblioteche cuneesi, che ha definito come “una nuova opportunità sia per noi che per la città”. In merito l’assessora Clerico ha sottolineato come l’intenzione sia quella di operare un sopralluogo proprio con la consulta e i commissari (al più tardi nel mese di marzo).
“Siete un player importante, nel contesto sociale e culturale cittadino”
La discussione si è poi spostata su un dibattito relativo ai possibili “consigli” che i membri dell’amministrazione comunale hanno voluto conferire ai membri del direttivo. In questo senso si è parlato di realizzare un’attività “itinerante” per far confrontare la consulta con le realtà giovanili oltre i confini della città, della raccomandazione a rimanere fuori da logiche politiche/di partito pur comprendendo che l’impegno dell’ente sia di per sé stesso politico, di una maggiore partecipazione della consulta agli incontri sulla storia della città o alle occasioni di rilevanza pubblica e all’eventualità di animare spazi cittadini specifici – e “in difficoltà” – con attività creative e dal basso impatto economico.
Il presidente di commissione Ambrosino ha specificamente consigliato a Farina e al direttivo di continuare a “mettere passione nel proprio impegno, unico modo per portarlo avanti al meglio delle proprie capacità e potenzialità”.
“Fino a oggi abbiamo lavorato per capire come permettervi di interfacciarvi con la città in maniera concreta, seguendo la convinzione che il rapporto tra Comune e consulta permetta ai sogni e alle volontà dei nostri giovani di realizzarsi tramite una concretezza che non divenga limite – ha detto l’assessora Clerico, sottolineando l’importanza della consulta nella struttura sociale cittadina -. Da oggi le vostre iniziative ci sembra siano, giustamente, più rivolte ad aprire la consulta a soggetti prima difficilmente raggiungibili come i settemila studenti presenti in città. Come amministrazione comunale ci impegniamo nel dedicare più tempo e attenzione alle vostre attività”.