Con 500 produttori, 300 giornalisti internazionali e oltre 5.000 operatori del settore accreditati, Grandi Langhe 2025 ha aperto oggi le porte presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino. Ogni cantina presenta fino a sei etichette, offrendo ai partecipanti la possibilità di degustare oltre 3.000 vini DOC e DOCG. La manifestazione, che proseguirà fino alle 17 di domani, martedì 28 gennaio, si conferma un appuntamento imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore.
Sergio Germano, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, ha dichiarato: “Abbiamo voluto offrire una visione più ampia delle denominazioni regionali, mantenendo però il focus sul cuore delle Langhe e del Roero”. Ha aggiunto che l'aumento degli espositori permette di includere chi in passato era rimasto escluso e di offrire una proposta ancora più completa a un pubblico sempre più internazionale.
Una delle principali novità di questa edizione è la sala esclusiva dedicata alla stampa, dove giornalisti e operatori del settore possono degustare fino a 700 vini in un ambiente riservato. Germano ha sottolineato: “Abbiamo pensato a uno spazio più confortevole, dove i professionisti possano assaggiare con calma e concentrazione, serviti da sommelier”.
Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land of Wine, ha evidenziato l'importanza strategica dell'evento: “Grandi Langhe è il primo grande appuntamento dell'anno, un momento per presentare il lavoro dei produttori e per far vivere al pubblico l'identità unica del nostro territorio”. Ha aggiunto che quest'anno è stato ampliato il numero di espositori, con quasi 400 cantine da Langhe e Roero e un 20% di aziende provenienti dal resto del Piemonte, con l'obiettivo di creare un'offerta completa che attragga player da tutto il mondo.
L'evento rappresenta un'occasione unica per scoprire le nuove annate delle denominazioni DOCG e DOC piemontesi, con oltre 3.000 referenze disponibili. Monchiero ha sottolineato: “Questo evento non è solo una vetrina per i nostri vini, ma un momento cruciale per rafforzare l'identità enologica della regione. Grandi Langhe è un banco di prova che dimostra la qualità e la forza del nostro territorio nel contesto globale”.