Eventi - 22 gennaio 2025, 12:39

In Castiglia al via il Public Program che approfondisce l’universo ironico e profondo di Elliott Erwitt

Sabato 1, 8 e 22 febbraio, alle 16.30, tre incontri promossi da Artea, in collaborazione con il Comune di Saluzzo, e a cura di CAMERA. Ingresso gratuito, prenotazione consigliata

Da sinistra: Biba Giacchetti, Monica Poggi, Walter Guadagnini e Michele Smargiassi

Da sinistra: Biba Giacchetti, Monica Poggi, Walter Guadagnini e Michele Smargiassi

All’ottimo riscontro di visitatori raccolto fino ad oggi dalla mostra “Elliott Erwitt. L’ideale fuggevole”, in corso alla Castiglia di Saluzzo, si aggiunge ora un ciclo di incontri aperti al pubblico che approfondisce la figura e il lavoro del fotografo franco-americano, autore delle circa cento immagini selezionate e esposte fino al prossimo 23 febbraio. Il Public Program è promosso e organizzato da Fondazione Artea in collaborazione con il Comune, a cura di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, con la partecipazione dell’Accademia Albertina.

Il primo appuntamento, dal titolo “L’ideale fuggevole”, è in programma sabato 1° febbraio, alle 16.30, e vedrà Biba Giacchetti, curatrice dell’esposizione nonché storica collaboratrice e amica di Erwitt, e Monica Poggi, curatrice di CAMERA, indagare il percorso artistico dell’autore, dai più celebri capolavori in bianco e nero alle meno note – ma altrettanto mirabili – fotografie a colori. “Le idee, per quanto siano straordinariamente interessanti nella conversazione e nella seduzione, hanno poco a che vedere con la fotografia. La fotografia è il momento, la sintesi di una situazione, l’istante in cui tutto combacia. È l’ideale fuggevole”. Con queste parole Elliott Erwitt riassume l’essenza dell’arte a cui ha dedicato una vita intera e l’incontro si propone come un viaggio nell’opera del grande maestro, il cui sguardo ha saputo raccontare il mondo, dai piccoli gesti quotidiani ai grandi avvenimenti e personaggi del Novecento, restituendoci immagini indimenticabili. Attraverso le fotografie più famose dell’autore, ma anche gli scatti meno conosciuti, il pubblico potrà scoprire la sua filosofia di vita e il modo di intendere la fotografia che ha guidato tutta la carriera di Erwitt.

Seguirà sabato 8 febbraio, sempre alle 16.30, con “Una passeggiata con Elliott Erwitt”, una speciale visita guidata in mostra con Francesca Comisso, storica dell’arte, curatrice e docente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che accompagnerà il pubblico in un percorso tra le immagini, i personaggi e gli aneddoti attorno all’opera e la vita di Erwitt. L’appuntamento è pensato per essere dialogico e partecipativo, con momenti di dibattito collettivo per riflettere insieme sui temi emersi dalla visione delle fotografie esposte.

Il terzo incontro, intitolato “L’ironia del quotidiano”, si terrà sabato 22 febbraio, alle 16.30, e avrà protagonisti il giornalista Michele Smargiassi e il direttore artistico di CAMERA, Walter Guadagnini, che sveleranno il lato più ironico e irriverente della fotografia di Elliott Erwitt. L’umorismo ricopre uno spazio speciale nell’opera dell’autore franco-americano, che nel racconto del quotidiano ha dimostrato una sorprendente capacità di intrecciare leggerezza e profondità, restituendoci immagini che – come scrive Smargiassi in Sorridere. La fotografia comica e quella ridicola – costituiscono veri e propri “ricostituenti emotivi”. Dai buffi ritratti di famiglia al comico scambio di sguardi tra i protagonisti dello scatto Bratsk Wedding, l’incontro sarà un’occasione per scoprire alcuni dei momenti più giocosi e surreali ritratti da Erwitt, soffermandosi sulle potenzialità comiche del medium fotografico e divertendosi con le immagini. Perché, come diceva lo stesso fotografo: “Io non sono serio. Io cerco seriamente di non essere serio”. 

Gli incontri sono ad ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione su Eventbrite o scrivendo a info@fondazioneartea.org. Per ulteriori informazioni, www.fondazioneartea.org.


 

c.s.

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