Attualità - 20 gennaio 2025, 19:37

Sottopassi a Racconigi: “Promesse disattese e domande senza risposta dell’amministrazione comunale”

Luigi Reynaudo presidente del Comitato cittadini per un sottopasso sostenibile: “Sei mesi dopo l’annuncio dei lavori, emergono problemi tecnici e costi imprevisti mentre i ravcconigesi restano senza risposte”

Il passaggio a livello di via Caramagna a Racconigi dove è prevista la costruzione del il nuovo sottopasso

Il passaggio a livello di via Caramagna a Racconigi dove è prevista la costruzione del il nuovo sottopasso

***Riceviamo e pubblichiamo***

Egregio Direttore,

a Racconigi il delicato tema della chiusura dei quattro passaggi a livello presenti in città e della sostituzione con un solo sottopasso veicolare ed un sottopasso pedonale, dopo aver inizialmente creato doverose domande e perplessità tra i cittadini che hanno preso consapevolezza delle conseguenze che si verranno a creare, da qualche tempo sta scivolando in un limbo di silenzio.

Da pochi giorni siamo entrati nel 2025 e sono trascorsi ormai sei mesi dal primo e unico incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale, nel quale il sindaco, con toni vagamente trionfalistici (ai quali siamo ormai abituati) parlava dell’inizio dei lavori come di un evento imminente.

In quella afosa sera estiva, si trattava infatti del 18 luglio, il sindaco annunciava, al folto pubblico presente nel salone Soms di Racconigi, che i lavori sarebbero partiti già dal mese di settembre e si dichiarava soddisfatto che “grazie all’immenso lavoro portato avanti insieme alla regione, alla Provincia e a tutti gli attori coinvolti, siamo giunti alla fase conclusiva di questo progetto”.

Ricordiamo che sul manifesto che chiamava i racconigesi all’incontro pubblico campeggiava una dicitura dal sapore sarcastico che recitava “contro ogni scetticismo”; una stoccata diretta a quanti in paese avevano perplessità sul punto e, forse, primi tra questi, i componenti del Comitato per un sottopasso sostenibile.

Ebbene, ad oggi sono passati sei mesi e, indipendentemente dallo “scetticismo di qualcuno”, in paese non s’è vista neanche l’ombra di una ruspa e il sindaco, con tutto il suo gruppo, abbandonati i proclami, da mesi tace nel chiuso del Municipio.

Ma cosa sta succedendo? Il nostro Comitato ha continuato ad assumere informazioni utili e dallo studio delle carte possiamo delineare scenari prevedibili e plausibili su quello che sarà il futuro dei sottopassi.

Sul tavolo dei progettisti, diversamente da quanto ha lasciato intendere il sindaco nell’incontro del 18 luglio 2024, ci sono sicuramente dei problemi che potrebbero comportare il rischio concreto di un aumento dei costi e un ritardo consistente nell’esecuzione delle opere.

Ci riferiamo, ad esempio, alla presenza di una falda acquifera piuttosto complessa da gestire e del canale irriguo della Melleotta, della cui esistenza l’amministrazione comunale aveva inspiegabilmente indugiato a rendere completamente edotta Rete ferroviaria italiana. Infatti, solo nel mese di maggio 2022, pochi mesi prima della Conferenza dei servizi che avrebbe dato il via libera definitivo al progetto, si trova una comunicazione chiara in merito.

Ancora, dallo studio delle carte possiamo ipotizzare che, con molta probabilità, in capo al sindaco resterà la gestione del sottopasso di via Caramagna con i relativi costi annessi per la sorveglianza h24 e le responsabilità penali in caso d’incidente: costi ingenti che saranno a carico di tutti noi racconigesi.

Del resto, il sindaco ha accettato un sottopasso dimensionato con le caratteristiche di una strada extraurbana provinciale, che però si porta dietro un serie di problematiche quando viene calata in un contesto urbano, dimensionalmente assai ridotto, come quello di via Caramagna.

Non solo, ha anche ignorato le proposte migliorative raccolte tra i cittadini, prima tra tutte la riduzione dell’altezza. Ci sarebbe da aspettarsi che ora paghi di tasca sua i costi di gestione di un’opera che si comprendeva, sin dall’inizio, essere sovradimensionata per il paese ed anche per le possibilità gestionali della Provincia.

Questi inutili costi si sarebbero potuti ridurre se solo il sindaco Oderda avesse provato ad affrontare, nei giusti momenti, con Regione, con Rfi e con la Provincia questi argomenti invece di tacere per quattro anni provando unicamente ad intestarsi la “paternità politica” di un’opera strategica per la città, ma che, se mal realizzata, si trasformerà in “boomerang” per l’intera nostra collettività.

Visti tutti gli incerti e il mancato rispetto dell’impegno preso con i cittadini ci aspettavamo almeno un nuovo incontro informativo, ma su tutto è sceso il silenzio.

Sulle questioni ancora aperte il Comitato proseguirà quindi la propria attività d’informazione aperta ai cittadini dandone ogni volta comunicazione anche agli organi di stampa.

Con viva cordialità.

Luigi Reynaudo

Presidente Comitato di cittadini “per un sottopasso sostenibile”

lettera firmata

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