Curiosità - 17 gennaio 2025, 16:05

Ferita a Natale, torna libera nel giorno di Sant'Antonio Abate: una bellissima storia al Cras di Bernezzo

La liberazione di una femmina di capriolo, trovata da due donne al parco fluviale di Cuneo il 25 dicembre, è avvenuta oggi 17 gennaio, giorno in cui si celebra il protettore degli animali

Ferita a Natale, torna libera nel giorno di Sant'Antonio Abate: una bellissima storia al Cras di Bernezzo

Una storia che è iniziata e finita in modo magico. Anzi, in due giorni magici. Il 25 dicembre, Natale, e oggi 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali. Non un Santo casuale, se si parla del Cras di Bernezzo e del vulcanico Remigio Luciano, che lo gestisce assieme a tanti volontari. 

Partiamo dall'inizio, dal giorno di Natale 2024. Paola Simondi e Chiara Taricco, volontarie del Santuario di Nama ODV, stavano portando a spasso i loro cani nel parco fluviale a Cuneo quando si sono imbattute in una scena drammatica: un capriolo femmina giaceva a terra, ferita, con la zampa posteriore sinistra visibilmente rotta. Alla vista dei cani, l’animale, spaventato, si è spostato verso il bordo del fiume e, nella confusione, è finito in acqua. Con la zampa ferita e la corrente fredda di dicembre, il rischio che la capriola potesse annegare era altissimo. È stato allora che Paola e Chiara hanno dimostrato una prontezza di riflessi e un coraggio non comuni. Senza esitazione, entrambe si sono gettate nelle gelide acque del fiume per soccorrere la povera creatura.

Dopo averla raggiunta e portata al sicuro sulla riva, le due donne hanno immediatamente contattato il Centro Recupero Animali Selvatici di Bernezzo, che si è attivato con la procedura prevista per legge contattando l'ASL (servizi veterinari tramite il 112) di competenza per il recupero.

La veterinaria è arrivata sul posto e dopo aver consultato il CRAS, fornendo una diagnosi accurata, ha eseguito le procedure di primo soccorso per consentirne il trasporto in sicurezza. L’animale è stato quindi trasferito al CRAS, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico per stabilizzare la zampa rotta. Anche se era il giorno di Natale, il dott. Adalberto Lucignani si è reso subito disponibile.

Grazie alla determinazione e al cuore di Paola e Chiara, questa capriola ha avuto una seconda possibilità. Le due donne hanno sfidato il freddo pungente e le insidie del fiume, mettendo il benessere dell’animale davanti a ogni altra cosa. La capriola è stata salvata e curata. 

Ed ecco che arriviamo alla giornata di oggi, dedicata al Santo protettore degli animali che, ci ha detto Remigio, gli ha parlato. 

All’alba di oggi una luce diversa brillava negli occhi della capriola; il suo desiderio di libertà riempiva il box in cui era ricoverata ormai da molti giorni. Stava comunicando questo e i volontari hanno capito che era arrivato il momento. Così, stamattina, hanno esaudito la volontà di S. Antonio, grazie anche alla collaborazione dell’UNICALCE S.P.A., che ha acconsentito alla sua liberazione in un ambiente protetto e sicuro.

 La capriola è tornata a casa proprio oggi, nei boschi, dove potrà correre libera e finalmente guarita, grazie alle cure che ha ricevuto al Cras. 

Barbara Simonelli

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