La Federazione Provinciale di Cuneo di Fratelli d’Italia ha deciso di promuovere nei Consigli comunali, in quello provinciale e nell’assemblea regionale un ordine del giorno per richiedere la sospensione temporanea dei pedaggi sul tratto dell’autostrada Torino-Savona interessato dai lavori di manutenzione straordinaria che da troppo tempo si protraggono creando disagi immensi ai cittadini e alle imprese della Granda e del Piemonte.
“La decisione di proporre il documento nelle assemblee comunali, provinciale e regionale vuole essere un forte segnale dato da Fratelli d’Italia che si vuole fare interprete delle istanze di cittadini e imprese danneggiati da questi ritardi”, sottolinea il presidente provinciale William Casoni.
“Con questa iniziativa – commenta il consigliere provinciale Rocco Pulitanò, proponente dell’Odg in Provincia – vogliamo farci interpreti di un malessere che da troppo tempo insiste sui collegamenti della Provincia con la Liguria, generando un notevole danno economico al nostro territorio”.
“La Provincia di Cuneo – ricorda il consigliere regionale Claudio Sacchetto, primo firmatario del documento in Regione – è una delle economie più vivaci della Regione nonostante abbia infrastrutture inadeguate, con questo Odg vogliamo sollecitare interventi che mitighino i disagi e velocizzino i lavori”.
“La Giunta regionale – evidenzia l’assessore regionale e Vice coordinatore regionale di Fdi Paolo Bongioanni – è impegnata quotidianamente nella risoluzione delle problematiche legate all’annosa carenza di infrastrutture in provincia di Cuneo, il tunnel di Tenda, la Cuneo-Asti e i lavori sulla TO-SV ne sono esempi concreti. Sui primi due grazie anche all’azione del nostro partito si sta andando verso una conclusione mentre sui lavori in corso dell’autostrada per Savona è necessaria un’azione politica come quella che porteremo avanti per tenere alta l’attenzione sul problema”.
Nel testo l’ordine del giorno ricorda che la Regione Piemonte ai sensi della Legge Regionale 8/2008 “riconosce carattere di strategicità e di priorità alle infrastrutture di trasporto delle merci, alle piattaforme logistiche, alle opere ad esse connesse ed alle attività al servizio del settore logistico, in considerazione delle possibilità di sviluppo socioeconomico, nonché di servizi ai cittadini ed alle imprese che possono derivare dalla presenza sul territorio regionale di reti di comunicazione di interesse europeo, di infrastrutture intermodali di rilevanza internazionale e di servizi innovativi in esse insediati”.
Da diversi mesi la A6 è interessata da lavori di manutenzione necessari a seguito delle verifiche effettuate dalla società concessionaria, promosse dal Ministero dei Trasporti a seguito della ricognizione generale dei ponti e viadotti che venne a seguito del crollo del Ponte Morandi di Genova nell'agosto 2018.
Tali cantieri sono concentrati in buona parte nel tratto appenninico della A6, nei tratti tra Niella Tanaro ed Altare, e riguardano il miglioramento degli standard di viabilità e sicurezza sui viadotti, l’adeguamento delle barriere di sicurezza, il completamento nelle dotazioni di quattro gallerie e il risanamento conservativo delle pile di alcuni dei viadotti.
I suddetti lavori sono causa di un aumento dei tempi di percorrenza notevoli, che, ad esempio, in un tragitto da Genova a Mondovì, possono superare anche le tre ore e trenta minuti di percorrenza, problematiche che hanno riflessi evidenti anche sul comparto economico locale e sui lavoratori, in particolare per il settore del turismo e del commercio.
Il testo si conclude richiedendo l’impegno delle rispettive Giunte comunali, provinciale e regionale di attivarsi nell’ambito delle proprie competenze e in coordinamento con gli enti locali interessati, compresi quelli liguri, attivarsi nei confronti del concessionario della autostrada A6 al fine di ridurre, almeno fino al termine della esecuzione dei lavori in essere nei cantieri, l’impatto dei disservizi e del costo dei pedaggi per le attività di autotrasporto e per i viaggiatori, anche tramite una interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di quello dell’Economia e delle Finanze.