Eventi - 10 gennaio 2025, 11:45

Le ACLI Provinciali cuneesi prestano servizio nelle carceri

Il progetto è realizzato esclusivamente delle ACLI provinciali di Cuneo in accordo con il Ministero della Giustizia, in collaborazione con la Regione Piemonte e con le Acli di Alessandria.

Le ACLI Provinciali cuneesi prestano servizio nelle carceri

“Da circa un anno, le Acli provinciali cuneesi hanno incrementato la loro pluriennale presenza nelle carceri della provincia (Fossano, Alba, Saluzzo e Cuneo) partecipando a un progetto volto a supportare le persone in stato di detenzione, offrendo assistenza sociale, per il disbrigo di varie pratiche burocratiche, ma anche per offrire un momento di ascolto e attenzione ai detenuti. Un impegno che assume un valore più significativo, in questo anno 2025, in cui Papa Francesco ha indetto il Giubileo, incentrato sulla speranza, fondamentale per tutti e, in particolare, per chi vive in carcere”.

Così afferma il presidente provinciale delle Acli cuneesi, Elio Lingua, parlando del progetto realizzato esclusivamente delle ACLI provinciali di Cuneo in accordo con il Ministero della Giustizia, in collaborazione con la Regione Piemonte e con le Acli di Alessandria.

“Il progetto serve a orientare i detenuti verso i loro diritti, attraverso l’espletamento delle relative pratiche burocratiche – dice il coordinatore del Patronato Acli cuneesi, Ottaviano Diana -, ma anche di metterli nelle condizioni di essere in regola con i documenti, per evitare che, quando torneranno liberi, si debbano trovare in difficoltà ad usufruire, per esempio, di un’abitazione o di un lavoro: un inserimento educativo e anche normativo nell’ambito dei diritti del detenuto, anche quelli di cui forse lui stesso non è a conoscenza”.

Il gruppo di operatori delle Acli che porta avanti questo progetto nelle carceri è costituito da circa 8 persone; di queste, alcune si spostano negli Istituti penitenziari per parlare direttamente con ciascun detenuto, per recepire quello di cui ha bisogno e capire le esigenze, anche quelle che magari non vengono dette; in questa fase si acquisiscono i dati necessari per istruire le varie pratiche di cui la persona ha bisogno e poi tutta la documentazione viene portata in sede Acli, dove ci sono dei dipendenti, opportunamente formati, che istruiscono le varie pratiche, che vanno dall'invalidità civile alla Naspi; dall’assistenza fiscale per la dichiarazione del 730 alle istanze ISEE; dalla richiesta di un aiuto familiare al rilascio della carta d'identità, al rinnovo della patente, ai permessi di soggiorno. Comunque si cerca sempre di andare anche oltre i cosiddetti servizi ordinari per raggiungere l'obiettivo di capire di che cosa abbia realmente bisogno il detenuto.

“Dopo che le pratiche vengono istruite e completate in sede Acli – prosegue Diana - vengono riconsegnate al detenuto; la pratica non viene ritenuta comunque conclusa fino a quando non viene anche emesso il relativo provvedimento, per evitare il rischio che il detenuto non possa venirne in possesso”. In generale il servizio si svolge una volta al mese, però a volte si deve tornare magari anche ogni 15 giorni, se ci sono delle urgenze.

“Questo progetto che offre un aiuto a chi si trova in stato di detenzione – dice il vice presidente del Patronato Acli cuneesi, Ferruccio Dallarovere - è in linea con le motivazioni morali delle Acli, da sempre impegnate nel sociale. Questa esperienza rappresenta anche un’opportunità per entrare in contatto con un mondo spesso sconosciuto, superando gli schemi preconfezionati e i luoghi comuni, per comprendere meglio le difficoltà quotidiane che chi è detenuto affronta, anche attraverso pratiche concrete. Nel nostro spirito, c’è sempre la volontà di affiancare chi è in difficoltà, in tutte le sue forme. Le Acli sono anche questo”.

Per quanto riguarda l'attenzione alla persona che si trova in carcere, oltre a venire incontro alle esigenze personali, si cerca di promuovere le attività che si svolgono all'interno dell'Istituto penitenziario, per esempio facendo conoscere a chi si rivolge agli sportelli delle Acli, alcuni prodotti che vengono realizzati dai detenuti, come, per esempio, le confetture lavorate dalla cooperativa sociale Cascina Pensolato di Fossano, che dà lavoro a chi esce dal carcere o che può usufruire dell’ “articolo 21”, che permette al detenuto di lavorare all’esterno. Inoltre, nell’Istituto di Saluzzo, per esempio, c’è un laboratorio di pasticceria e presto, a Fossano, verrà aperto al pubblico un punto vendita dei prodotti dei detenuti.

“A noi piace far conoscere queste attività – conclude Diana - perché si tratta di un percorso di inclusione e non solo di soddisfacimento dei diritti del carcerato, ma anche di promozione della persona che è alla base degli ideali della nostra associazione”.

In questa ottica, le Acli provinciali di Cuneo hanno acquistato dei prodotti dolciari dal carcere di Saluzzo, per offrirli come dono natalizio a volontari, dipendenti e dirigenti.

Alcuni di questi e altri prodotti, sono a disposizione in sede provinciale a Cuneo, presso il Patronato,

e possono essere acquistati a fronte di un'offerta libera.

C.S.

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