Attualità - 10 gennaio 2025, 07:11

Influenza in aumento in Italia ed Europa, l'ospedale di Verduno attende il picco

Situazione sotto controllo, ma iper afflusso dopo le festività

Pazienti in attesa al Pronto soccorso di Verduno (archivio)

Pazienti in attesa al Pronto soccorso di Verduno (archivio)

Mentre in diverse regioni italiane e in Europa si moltiplicano i casi di influenza stagionale, la situazione al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Verduno si mantiene sotto controllo, anche se con qualche riserva. Il primario Massimo Perotto spiega: “Un vero e proprio picco influenzale, da noi, non si è ancora registrato. Gli studi confermano che dovrebbe esserci e che probabilmente è stato solo spostato di alcune settimane: ci aspettiamo che arrivi dalla metà di gennaio in poi. Questo non ci rende del tutto ottimisti, perché potremmo assistere a un aumento degli accessi”.

Perotto sottolinea che la situazione nei Pronto Soccorso è complessa: “Non parliamo di emergenza, ma di iper afflusso. A partire dal 2-3 gennaio, abbiamo osservato un incremento del 15-20% negli accessi rispetto alla media ordinaria. È una condizione tipica del post-festività: durante Natale e le vigilie, gli accessi sono dimezzati, ma nei giorni successivi registriamo una crescita significativa”. Pur non essendo in affanno per il problema influenzale, questa tendenza accomuna molti Pronto Soccorso.

Diversamente, nel Regno Unito la pressione sul sistema sanitario è ai massimi livelli. Secondo i dati del servizio sanitario inglese (Nhs England), i casi di influenza in ospedale sono quadruplicati in un mese, portando molte strutture a dichiarare il ‘critical incident’ per gestire l’afflusso. In alcune aree si è tornati a raccomandare l’uso delle mascherine negli ospedali, specialmente nei reparti di emergenza e nelle aree ad alto rischio, per limitare la diffusione del virus.

In Italia, il segretario provinciale della Fimmg Roma, Pier Luigi Bartoletti, segnala una crescita dei casi, descrivendo una stagione influenzale intensa, ma con sintomi perlopiù gestibili: “Per ora i casi non sono gravi e non si arriva alla polmonite, ma vediamo febbre alta, raffreddori e affaticamento. Il picco potrebbe arrivare nelle prossime due settimane”

Bartoletti ha inoltre sottolineato una cattiva abitudine diffusa: “Le persone continuano a prendere pasticche a caso, magari farmaci da banco, senza nessun razionale, peggiorando la situazione”.

d.v.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU