Attualità - 08 gennaio 2025, 16:18

Bra, incontro di preghiera ecumenica presso la chiesa delle Sorelle Clarisse

Giovedì 23 gennaio, alle ore 20.30, per la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani

In foto la chiesa delle Clarisse, a Bra

In foto la chiesa delle Clarisse, a Bra

«Credi tu questo?» (Gv 11,26). È il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani 2025 in programma dal 18 al 25 gennaio, in riferimento alla risurrezione del Signore Gesù e in cui si celebrano anche i 1700 anni del Concilio di Nicea, in cui fu promulgato il simbolo della fede in cui tutte le Chiese cristiane si riconoscono.

Tante le iniziative e celebrazioni nelle due diocesi di Torino e Susa, organizzate insieme da cattolici, evangelici e ortodossi, che vedranno la partecipazione di cristiani di tutte le confessioni.

La Commissione interdiocesana per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso che coordina e organizza la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani invita a prendere visione degli appuntamenti sul sito web della Diocesi di Torino.

A Bra i fedeli sono invitati a partecipare all’incontro di preghiera ecumenica che si svolgerà giovedì 23 gennaio, alle ore 20.30, presso la chiesa delle Sorelle Clarisse (viale Madonna dei Fiori,3). Ci saranno padre Oreste Fabbrone e il prete ortodosso padre Vasile Doroftei per un evento aperto a tutti.

La colletta realizzata durante la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani 2025 sarà destinata al progetto dell’Associazione Pro Terra Sancta, finalizzato al supporto psicologico ai bambini colpiti dal trauma della recente guerra.

Pro Terra Sancta continua il suo impegno nel supportare le famiglie libanesi colpite dalla guerra, offrendo un aiuto fondamentale attraverso i centri di accoglienza presenti nel Paese. All’interno dei centri sono state avviate, accanto all’accoglienza e alla distribuzione di medicinali e di beni di prima necessità, anche attività di assistenza psicologica e di supporto all’elaborazione del trauma provato dai bambini, che sono le vittime più invisibili e più sofferenti dei conflitti. Attraverso un lavoro costante e mirato, psicologi e operatori cercano di restituire ai bambini una vita serena, aiutandoli a elaborare e a superare i traumi vissuti.

Silvia Gullino

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