Politica - 07 gennaio 2025, 06:58

Calderoni lascia la segreteria provinciale Pd, incerta la successione

Entro fine aprile si svolgeranno i congressi provinciale e dei circoli territoriali. Tra i possibili nomi in corsa: Davide Sannazzaro, Sara Tomatis, Ivana Borsotto, Gianpiero Piola, Federico Soldati. Resta da capire che ne pensa la sezione di Alba e se avanzerà eventuali candidature

Mauro Calderoni

Mauro Calderoni

Dopo tre anni, Mauro Calderoni, già sindaco di Saluzzo per due mandati consecutivi e attuale consigliere regionale, lascia la segreteria provinciale del Partito Democratico.

Era stato eletto all’unanimità nell’assemblea provinciale di Fossano il 16 dicembre 2021. 

Non aveva avuto concorrenti dal momento che era l’unico candidato ad essersi presentato a succedere a Flavio Manavella, ex sindaco di Bagnolo e già vicepresidente della Provincia. 

I congressi provinciali e dei circoli dem devono essere celebrati in Piemonte entro domenica 27 aprile 2025: così ha disposto la direzione regionale.

Calderoni è stato affiancato in questi anni da due vicesegretari: Davide Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore e consigliere provinciale e Sara Tomatis, assessore comunale a Cuneo con delega a turismo, manifestazioni e metro montagna. 

La segreteria uscente è così composta: Serena Mariano (comunicazione, cultura e turismo); Luca Blengino e Arianna Gazzera (web social e ufficio stampa); Maurizio Arduino (sanità e salute); Ugo Minini (lavoro); William Revello (scuola e politiche sociali); Manfredi Rosso (attività economiche e produttive); Federico Soldati e Luigi Allerino (trasporti e infrastrutture); Pierluigi Baldi (aree interne e metro montane); Paolo Lingua (territorio e ambiente); componente di diritto Rosita Serra, portavoce della conferenza provinciale delle donne democratiche; Ada Toso, presidente dell’assemblea provinciale e Stefano Ciccone, tesoriere.

La successione a Calderoni, che non si ricandiderà sia per scelta personale sia perché lo statuto del partito non consente ad un consigliere regionale di essere segretario di una federazione provinciale, appare al momento incerta.

I primi nomi che circolano sono quelli di Davide Sannazzaro (Cavallermaggiore), Sara Tomatis (Cuneo), Ivana Borsotto (Savigliano), Gianpiero Piola (Savigliano), Federico Soldati (Racconigi).

Manca però la compagine albese, che, dopo la riconquista di Alba, potrebbe a buon diritto rivendicare uno spazio importante nel nuovo assetto di vertice del partito.

Qualcuno azzarda il nome dell’ex sindaco di Alba Maurizio Marello, già consigliere regionale e attuale presidente del Consiglio comunale, ma è un’ipotesi che non convince.

Dalle prossime settimane inizieranno i “caminetti” per capire se sarà possibile trovare una soluzione unitaria oppure se si dovrà procedere alla conta per eleggere il successore di Calderoni.     

Quest’ultimo non sembra intenzionato (almeno ufficialmente) a dare indicazioni testamentarie, ma tutti sanno che il partito è nelle mani sue e della deputata Chiara Gribaudo, che dei dem è vicepresidente nazionale. 

È verosimile dunque che il nuovo segretario provinciale debba avere il loro imprimatur.

Unico elemento di eventuale suspense il fatto che da Alba qualcuno possa puntare i piedi anche se non risulta siano in tanti a sgomitare per un incarico che un tempo era ambìto mentre oggi lo è molto meno.

Infatti, è pur vero che il Pd amministra quattro delle sette sorelle della Granda, Cuneo, Alba, Bra e Saluzzo ma lo fa in un contesto di alleanze civiche dal momento che sul territorio il partito in sé non gode di salute particolarmente scoppiettante.

Giampaolo Testa

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