Il reparto di Ostetricia dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Savigliano è stato al centro delle cronache provinciali in questi giorni di passaggio dal 2024 al 2025 avendo accolto sia il primo che l’ultimo nato dei due rispettivi anni: alle 11.33 del 31 dicembre è stato infatti registrato Noah mentre alle 7.30 dell’1 gennaio il piccolo Francesco. Numeri che – specialmente il primo – hanno contribuito a portare l’ospedale sopra la soglia di 500 parti annui, che rappresenta la quota standard per poter considerare un punto nascite sufficientemente sicuro.
Soddisfatti il primario Luciano Chiarolini e la coordinatrice Noemi Levrone: “Anche solo a livello numerico partorire a Savigliano è sicuro come farlo in qualunque altra struttura del nostro territorio” hanno assicurato.
“Stando i calcoli rientriamo perfettamente nel solco delle raccomandazioni nazionali e in quello della media degli ospedali regionali per buoni esiti, tagli cesarei, incidenza delle complicanze e morbidità materna o neonatale – hanno continuato -. I numeri sono naturalmente importanti per assicurare che la struttura rientri nei requisiti normali della gestione di un punto nascite ma non rispecchiano poi nel concreto il trattamento offerto alle partorienti, l’aspetto dell’assistenza. Il reparto di Savigliano è sempre stato tarato per funzionare su numeri più alti e con attrezzature e personale abituato a gestire ben altri volumi rispetto a quelli attuali, ma questo non è uno svantaggio quanto piuttosto un punto di forza: così facendo riusciamo ad assicurare un trattamento fuori dal comune e ‘su misura’ a ciascun utente”.
Fondamentale nell’anno è stata l’acquisizione di nuovi medici per il reparto, che nel tempo ha subito gli effetti di un turnover importante: la struttura ha accolto i dottori Bottero, Natali e Pezùa, rispettivamente da Torino, Parigi e Verona, innesti “di qualità indubbia che aiutano il personale in un momento davvero difficile, che impone scarsi riposi e turni molto lunghi”.
Secondo quanto riportato da Chiarolini e Levrone durante l’anno si è proseguito con l’addestramento del personale tramite il simulatore offerto dalla ONLUS “Amici dell’Ospedale”, si è introdotta la nuova vasca parto human friendly e si è confermato con forza il successo dell’iniziativa Family Room, che permette alle partorienti di riunirsi con il resto della propria famiglia a poca distanza dal parto e in un ambiente protetto e sicuro: “Tutti tasselli, non sempre presenti in altre strutture, che contribuiscono a dare valore aggiunto all’assistenza, così come lo farà il progetto di musica in partenza nel 2025”.